La sanità, le troppe criticità e i timori della comunità: il tema è sempre di stringente attualità e lunedì sera, ultimo punto del consiglio comunale, l’Aula ha votato una mozione che impegna sindaco e giunta a verificare se non vi siano i presupposti per un esposto in Procura. Perché, come è evidente, la salute pubblica – diritto costituzionalmente garantito – è messa in serio pericolo dalla cronica carenza di medici, dalle difficoltà alle quali non si è trovato rimedio e che si sono abbattute sul servizio di emergenza del 118, dalle specialistiche salvavita che osservano orari poco compatibili con i bisogni, dai reparti nei quali resistono pochissimi medici, oberati di lavoro, dalle difficoltà enormi portate all’attenzione di chi dovrebbe risolverle e che tali sono rimaste. Come ad esempio la questione della continuità assistenziale, le guardie mediche, che sconta – manco a dirlo – la carenza di medici e per la quale si ipotizzerebbe ancora il blocco nei festivi. La riunione che, come anticipato da queste colonne qualche giorno fa, si è tenuta lo scorso lunedì non avrebbe portato ad alcuna proposta risolutiva. I beneinformati raccontano di un incontro tutto sommato ‘inutile’ visto che sarebbe servito solo alla riproposizione dei problemi già noti. In pratica, come un disco rotto, i camici bianchi portano le istanze sul tavolo e non sembrerebbe che seguano soluzioni, proposte, idee. Nulla. Nessuna soluzione alla richiesta di turni di ristoro psicofisico per i medici della continuità assistenziale, fari puntati ovviamente sul problema dei problemi: la carenza dei medici, che travolgerà a brevissimo i servizi territoriali e quelli del 118. E che, in un circuito vizioso, si abbatterà successivamente sul Veneziale, unico ospedale della provincia, alle prese con difficoltà ormai note che attanagliano il Pronto soccorso e non solo.
Intanto, da ieri mattina, proprio davanti all’ospedale, l’amministrazione comunale ha dato il via ad un presidio permanente: un banchetto che vedrà alternarsi consiglieri, assessori e anche il sindaco Castrataro. Un luogo che consentirà di poter avvicinare quanti più cittadini possibile per informarli sui passi che si intendono fare, sugli impegni di cui l’amministrazione intende farsi carico per mantenere alta l’attenzione sul delicatissimo argomento, che tocca le vite di tutti.
Ogni giorno, il gazebo allestito davanti al nosocomio e operativo dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 18 alle 20, sarà il punto di contatto con la comunità, il modo per spiegare cosa accade e quelle che sono invece le azioni che si potrebbero mettere in campo.
«Il presidio permanente è promosso dall’amministrazione comunale – spiega il sindaco – per rappresentare la preoccupazione di un’intera popolazione, informare i cittadini sulle iniziative finora messe in campo, sugli impegni che la stessa amministrazione intende assumere in difesa della sanità pubblica e per mantenere alta l’attenzione sul problema.
Nella mozione approvata in Aula – puntualizza il primo cittadino – si impegnano sindaco e giunta a valutare se sussistano gli estremi per un esposto in Procura per denunciare la situazione in atto. Ma si sollecita anche la delegazione parlamentare molisana per una revisione del Decreto Balduzzi e a intraprendere un percorso di analisi della questione sanitaria con i cittadini e tutti i soggetti interessati presenti sul territorio al fine di sviluppare una programmazione sanitaria di medio-lungo termine a tutela della salute. Il documento, nel quale vengono rappresentate le principali criticità del nostro sistema sanitario, con particolare attenzione alle problematiche dell’ospedale di Isernia, sarà trasmesso a tutti i comuni molisani e alle autorità regionali e ministeriali competenti.
La speranza è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, amministratori ed associazioni per un’azione ormai inderogabile di difesa del nostro diritto primario, quello alla salute».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.