Investire sulla cultura, paga. E lo dimostra l’afflusso di turisti che in soli quattro giorni ha scelto Isernia e la sua ‘grande bellezza’. Perché sono stati più di 600 i turisti provenienti dalla Puglia, dalla Campania, dal Lazio, dalle Marche, dall’Abruzzo, dalla Toscana, dal Veneto, dalla Lombardia, dal Piemonte e naturalmente dal Molise, che hanno visitato l’area archeologica del Tempio della colonia latina di Aesernia.
Come si ricorderà, nella settimana di Ferragosto, l’area sacra sottostante alla cattedrale di San Pietro apostolo è rimasta aperta grazie alle associazioni «Isarc – Isernia archeologia e cultura» e «Memo – cantieri culturali».
Un’offerta culturale che non si è fermata, quindi, anzi: ha investito decisamente sul patrimonio storico della cittadina offrendo un motivo in più per visitare la città e tutto quello che offre sotto il profilo culturale. L’area sottostante la cattedrale sarà aperta anche oggi, domani e il 20 agosto dalle 9 alle 13 (con ultimo ingresso alle 12.40) e dalle 15.30 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18.40). Stessa ‘magica’ sorte per il Museo nazionale del Paleolitico che è stato scelto come meta da numerosi turisti rimasti estasiati di fronte al nuovo allestimento e alla multimedialità del polo, che scatena la fantasia anche degli utenti più piccini.
Nel frattempo, nel Borgo del Merletto, centinaia di turisti incuriositi dal rumore dei fuselli hanno avuto modo di incrociare le merlettaie che hanno ormai rilanciato in maniera encomiabile un’arte antica che è patrimonio sul quale puntare.
Turisti che scelgono mete meno battute ma altrettanto ricche di storia, cultura e tradizioni. E che portano in città presenze che alimentano economia. Un circuito virtuoso sul quale sembra aver deciso di puntare decisamente l’amministrazione Castrataro.

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