Il caso è chiuso. Claudio Falcione rimuove la causa dell’incompatibilità e conserva lo scranno sia di consigliere comunale di Isernia sia di consigliere provinciale. La pec dell’ingegnere, eletto nelle ultime amministrative nella lista del sindaco Castrataro, è giunta ieri in Municipio. In questa l’ex esponente di Isernia Futura passato al gruppo Misto comunica di aver depositato, presso la Corte di Appello di Campobasso, e notificato al Comune di Isernia ed al suo difensore l’atto di rinuncia alla prosecuzione del giudizio contro l’ente; di aver rimosso, pertanto, la contestata incompatibilità con il ruolo di consigliere comunale di Isernia.
Un passo obbligato per restare in sella.
Nella seduta del 27 ottobre, infatti, il consiglio comunale – in seguito al parere fornito dalla Prefettura – aveva prima votato l’annullamento in autotutela della deliberazione del 21 settembre (con la quale, anche grazie al voto di Falcione, l’assise di palazzo San Francesco decideva la sua permanenza in consiglio) e poi la contestazione della causa di incompatibilità.

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