È il 24 dicembre del 2021: Vittorio Monaco, esponente storico del Movimento Stelle del Molise, firma e accetta il ruolo di assessore comunale nella giunta Castrataro con deleghe all’energia, all’efficienza energetica, all’illuminazione pubblica, alla mobilità sostenibile, al verde e ai parchi urbani. Politicamente un risultato rilevante per i pentastellati che, alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale, partecipano come forza di coalizione e non più da soli, come hanno sempre fatto. Un primo tentativo di fronte progressista, non istituzionalizzato, ma che risulta vincente. L’assessore Monaco, che è colonna portante del Movimento regionale fin dalla prima ora, viene incaricato di seguire i settori che da sempre sono nel Dna dei 5 Stelle. Ma qualcosa non sembra andare per il verso giusto: all’assessore si rimprovera il mancato coinvolgimento del gruppo consiliare, nella fattispecie quello della capogruppo Elvira Barone che ha anche le competenze necessarie. Lei non si nasconde dietro ad un dito e, alla fine, lo dice apertamente in aula. E attacca frontalmente Monaco e pure il sindaco.
Il motivo della decisione di cui nessuno vuole parlare, quella assunta qualche giorno fa da Monaco di rimettere le deleghe al verde e ai parchi urbani, sarebbe legato alle proteste sollevate dalla scelta di abbattere tutti gli alberi che da anni ossigenano via Veneziale: una scelta di certo sofferta, conseguente alla constatazione che le radici hanno ormai compromesso la stabilità dei marciapiedi. Un progetto in fase esecutiva, che dovrebbe essere realizzato di qui a qualche mese quindi, e che non avrebbe trovato la convergenza della maggioranza al punto che, nel corso dell’ultima riunione di qualche giorno fa – stando a quanto riferiscono i beneinformati – ci sarebbe stata una accesa discussione tra l’assessore e una consigliera dem. Un duro attacco, si racconta, che avrebbe spinto Monaco a mollare e rinunciare.
Ma non solo gli alberi di via Veneziale avrebbero suscitato le proteste dei colleghi di maggioranza: sembra che non tutti abbiano gradito la scelta di piantare gli alberi per i nuovi nati in una zona lontana dalla cittadina e che di fatto non avrebbe bisogno di ‘maggiore ossigenazione’ come invece necessiterebbe il centro.
Ora la questione passa a Castrataro: accetterà la scelta dell’assessore Monaco in merito alla rinuncia alle deleghe al verde e ai parchi urbani, cercherà di ricomporre la questione come pare abbia già fatto ad inizio mandato quando si sarebbe paventato un primo segnale di dissidi con l’esponente del Movimento?
La decisione di Monaco sembra irrevocabile, anzi nella nota di comunicazione al sindaco pare abbia specificato che intenderebbe agevolare la possibilità che altri si occupino del settore, così da arricchirlo con nuove esperienze, professionalità e migliori conoscenze.
Sembra quasi che voglia dire: allora, vediamo che cosa sapete fare voi, cari colleghi.
E tocca capire pure chi dovrà occuparsi dei settori lasciati scoperti. Il sindaco li terrà fra le materie di sua competenza, li assegnerà a qualche assessore più libero oppure aspetterà il giro di boa e il rimpasto chiesto da più parti con insistenza?

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