Tre sezioni con colori diversi, 800 metri quadrati di storia e di strumenti didattici. Il padiglione che verrà inaugurato domani mattina sarà il degno completamento del museo della Pineta di Isernia. Dopo anni sarà aperto al pubblico che potrà ammirare reperti provenienti da tutto il Molise e che abbracciano un lungo arco temporale. 

Una sezione è stata dedicata al paleolitico inferiore al paleolitico superiore con esposizione dei materiali di Monteroduni, Rocchetta al Volturno e Pescopennataro. Poi quella del paleolitico medio al paleolitico superiore con esposizione dei materiali di Civitanova del Sannio. L’allestimento di questo settore ruota attorno alla riproduzione della grande roccia-riparo di Civitanova. La terza sezione è quella legata al Neolitico e all’Età del bronzo con esposizione di materiali di Monteroduni (Località Paradiso), Campomarino e Rocca di Oratino (3 vetrine per circa 100 reperti e 3 pannelli didattici).

L’allestimento, che ricostruisce l’ambientazione dei contesti con capanne e ripari in roccia che sono da supporto didattico a un visitatore poco esperto per meglio comprendere i modi di vita in epoca pre e protostorica, è reso ancor più evocativo dalla suggestiva presenza dei corsi fluviali che hanno accompagnato l’evoluzione umana nei vari siti e che sono rappresentati dal fiume Volturno e dal Biferno (resi con illuminazione blu a led).

Il taglio del nastro è previsto per domani mattina alle 11. 

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