Ore di paura e tensione ieri sera al carcere di Isernia. La rivolta che si è registrata in diversi penitenziari italiani è scoppiata anche nel penitenziario di Ponte San Leonardo.
I detenuti, che chiedono maggiori protezioni rispetto alla possibile diffusione del Coronavirus, si sono barricati nelle celle e hanno incendiato alcuni materassi.
Stando a quanto ricostruito la protesta è iniziata durante l’ora d’aria in cortile, poi alcuni sono tornati nelle celle danneggiando gli arredi. Altri sono riusciti a salire sul tetto dove hanno incendiato i materassi. Altri ancora avrebbero minacciato la fuga. Gli agenti della Penitenziaria, non riuscendo naturalmente a gestire la situazione hanno lanciato l’allarme.
Sul posto si sono precipitate le forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza che hanno cinturato l’area per scongiurare possibili evasioni da parte dei detenuti. Necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco che con un idrante sono riusciti a spegnere il rogo sul tetto. Una situazione davvero complicata da gestire. Per precauzione è stato chiesto ai residenti della zona di restare in casa. Intorno alle 20.30 il questore Roberto Pellicone insieme ai vertici dell’Arma e della Penitenziaria sono entrati nella struttura, dove hanno ascoltato le istanze dei detenuti.
Così come negli altri penitenziari italiani chiedono maggiore attenzione in questo complesso momento legato all’emergenza sanitaria in atto. Tra le richieste, stando a quando si è appreso, c’è quella di poter continuare a incontrare i familiari.
Sentori della protesta, sempre stando a quanto si è appreso, c’erano stati già nelle ore precedenti. Per fortuna non si sono registrati feriti e la situazione, dopo qualche ora, è tornata alla normalità.
Deborah Di Vincenzo

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