Discussioni e liti continue, qualche volta pure violente, per una convivenza ormai diventata impossibile. Queste, in pratica, le motivazioni che hanno fatto finire in carcere un giovane di origini campane, ma da tempo domiciliato nel capoluogo pentro. La Squadra Mobile della Questura ha infatti dato esecuzione ad un ordine di revoca della misura alternativa della detenzione domiciliare a carico del campano, emesso dalla magistratura di sorveglianza di Campobasso.
Il provvedimento è stato adottato in via di urgenza a causa dei frequenti dissidi fra l’uomo e la convivente nella abitazione dove stava scontando, in regime di pena alternativa alla detenzione carceraria, una condanna definitiva. Il campano è stato infatti riconosciuto responsabile di reati contro il patrimonio che si sono consumati lo scorso anno in provincia di Isernia.
Insomma stare sotto lo stesso tetto negli ultimi tempi per la coppia è diventato piuttosto complicato. L’amore ha infatti lasciato spazio a dissidi e incomprensioni quotidiane. Per lei un vero incubo, dunque. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesima e animata discussione. E così nel corso di un controllo da parte della polizia, la donna ha deciso di dire basta e ha chiesto aiuto. Disperata, ha spiegato agli agenti che quella convivenza era diventata impossibile, vista l’ormai accentuata incompatibilità caratteriale con il compagno. Gli operatori ne hanno preso atto, informandone tempestivamente gli organi competenti.
Tale situazione familiare non idilliaca è stata quindi il presupposto per la revoca del beneficio dei domiciliari.
E così, una volta espletate le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso il carcere isernino di Ponte San Leonardo.

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