“Le rimesse sono state sbloccate. Sono in arrivo 1 milione e 700mila euro e pagheremo anche gli stipendi ai dipendenti”. Lo anticipa Luigi Mazzuto che proprio ieri ha avuto rassicurazioni da Roma. I soldi sono in arrivo e pure per gli stipendi non dovrebbero esserci problemi. Possono tirare un sospiro di sollievo i dipendenti dell’ente di via Berta, preoccupati di non veder arrivare il compenso per ottobre 2012. “Sono tranquillo dopo le rassicurazioni – spiega Mazzuto che ringrazia anche i lavoratori dell’ente di via Berta -. Sono fiero dei dipendenti che hanno saputo valutare e cogliere il momento difficile, mostrando un grande senso di responsabilità. C’è stato un ritardo per tutti gli enti, non solo per Isernia. Sono soddisfatto del modo in cui è stata affrontata la situazione”. Mazzuto, però, si lancia anche in un’altra invettiva nei confronti di questo governo che taglia troppo (ha tagliato persino l’ente) e mette in difficoltà il sistema produttivo di mezza Italia. “Negli ultimi due anni abbiamo avuto mancate rimesse da parte dello Stato per 6 milioni di euro ed è normale che ci sono delle difficoltà da parte degli enti locali. E poi la Provincia non ha molto su cui incidere direttamente. La nostra scelta è stata quella di non ritoccare le aliquote di competenza provinciale come quelle sulle Rca oppure su immatricolazioni. Abbiamo bloccato le tasse per non gravare ulteriormente sui cittadini”. C’è però il discorso del governo, che non ci pensa proprio a lasciare tutto come sta. Anzi. “Vorremmo iniziare a parlare di rilancio, di politica attiva e politica economica, non soltanto di tagli e di riduzione delle risorse a disposizione. Con i tagli non si va da nessuna parte. Al contrario, si impedisce alle imprese di lavorare, si fiacca l’economia. Le aziende vanno messe in condizioni di poter lavorare, invece si ritrovano con le mani legate”. I dipendenti, quindi, attendono fiduciosi che si risolva la questione delle spettanze. Un mancato pagamento, quello dello stipendio, che è stato di certo accettato senza colpo ferire. Alcuni di loro hanno ricordato come “il governo non fatto il bonifico di certo ieri, lo sapranno da tempo. Perché non lo hanno detto”. Polemiche che, adesso, potrebbero essere tranquillamente superate con il pagamento dello stipendio. Atteso ormai a giorni.

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