Un’anziana donna. Sola, probabilmente. La sua unica colpa, uscire di casa per approvvigionarsi dell’indispensabile per le esigenze quotidiane.
In via Libero Testa, ieri mattina si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 perché mentre la donna cercava di guadagnare il marciapiede ridotto in uno stato pietoso (vedi foto), è inciampata, è caduta ed ha battuto con violenza il volto.
Per fortuna altre persone che erano nei paraggi le hanno prestato i primi soccorsi e chiesto aiuto alla centrale operativa del servizio di emergenza. Poi, visibilmente sanguinante per via delle ferite che si è procurata rovinando a terra, è stata presa in carico dal personale dell’ambulanza.
La domanda è: un capoluogo di provincia che si candida a diventare capitale italiana della cultura, può poi consentire ai pedoni di attraversare marciapiedi come quello in cui è inciampata l’anziana signora ieri mattina?
Tutto sommato, per quanto serie le ferite, alla donna è andata bene. Ma poteva finire anche molto peggio. E tutto ciò è profondamente ingiusto. Perché una buona amministrazione e un assessore alle opere pubbliche che si rispettino, pensano prima a sistemare le buche su strade e attraversamenti e poi alle opere faraoniche di cui troppo spesso ci si riempie la bocca solo per i soliti tornaconti elettorali.
ppm

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