Zes Adriatica e zona franca doganale, se ne è parlato anche durante l’ultima (e unica sin qui) conferenza stampa della gestione Di Pardo al Cosib. L’obiettivo è implementare la logistica e per questo è stato messo a punto un progetto da 15,6 milioni di euro, per “potenziamento delle urbanizzazioni primarie e tecnologiche delle aree produttive, nel rispetto dell’ambiente e utilizzando i moderni strumenti digitali al fine di rendere maggiormente attraenti agli investitori le zone interessate, di pertinenza industriale e comprese nell’ambito consortile. L’area è di circa 45mila mq, strategica e funzionale alla realizzazione di attività di deposito e logistiche, garantendo sostenibilità a basso impatto ambientale e applicando i canoni dell’economia circolare. In questa cornice, le aspettative sono quelle di incentivi allo scambio internazionale di merci, con regime speciale tributario doganale, merci al di fuori dell’Unione europea, che una volta immagazzinate, poi saranno immesse in libera pratica. Nel concreto, l’area di 4,5 ettari vedrebbe la realizzazione di edifici ad hoc e depositi, dopo la sistemazione del terreno, di piazzali e strade interne, nonché illuminazione pubblica, verde attrezzato e tutto il corredo urbanistico necessario, per sicurezza del sito e rispetto dell’ambiente. I tempi di realizzazione previsti sono di 36 mesi.

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