Probabile che la vicenda del project financing cimiteriale, revocato in autotutela dal Comune di Termoli, revoca annullata dal Tar Molise, che ha accolto il ricorso presentato dai privati aggiudicatari dell’appalto, approdi al Consiglio di Stato, dopo l’esito del primo grado, chiuso con la sentenza breve del 31 ottobre scorso. Tuttavia, al di là del contenzioso amministrativo, è la politica e la relativa dialettica ad aver preso la scena. Come nel caso dell’intervento di “Termoli parte civile”, a firma di Ciro Stoico, pubblicato sabato scorso. Stoico ha chiamato in causa il dirigente dell’ufficio Lavori pubblici che ricopre questo incarico sin dalla precedente amministrazione. A tal riguardo abbiamo voluto approfondire opportunamente la questione.
Il responsabile dell’ufficio tecnico comunale si è occupato dal lontano 2016 di tutta la procedura di affidamento del progetto di finanza del cimitero. Il progetto è stato giudicato e la relativa procedura è stata aggiudicata da una commissione di gara nella quale, il dirigente non ha potuto svolgere alcuna funzione in quanto espressamente vietato dal Codice degli appalti ai Responsabili unici dei procedimenti.
Successivamente, lo stesso dirigente ha operato per garantire per il progetto il conseguimento di autorizzazioni, permessi e nulla osta da parte di vari enti e soggetti coinvolti. Vale la pena ricordare che nel lungo lasso di tempo che va dal 2016 al 2022, il progetto di finanza del cimitero non ha potuto terminare il suo iter con la stipula del contratto, in quanto, oltre a essere stato osteggiato politicamente e da vari ricorsi alle autorità giudiziarie, non vi era la conformità urbanistica delle aree retrostanti al cimitero e destinate dal progetto all’ampliamento cimiteriale (vero e proprio core business del progetto). Tale procedura di variazione urbanistica del Prg, ha trovato la sua definitiva conclusione solo nel 2021 e successivamente, vi è stato anche un ricorso al Tar Molise su tale questione urbanistica respinto soltanto a metà 2022. In tale intervallo temporale, decisamente lungo e nell’ambito del quale vi sono stati notevoli aumenti dei costi di costruzione e da ultimo anche la crisi energetica, il Comune ha dovuto necessariamente provvedere alla tumulazione di salme e questo ha determinato quindi l’impegno di spazi all’interno del cimitero per la realizzazione di nuovi blocchi loculi con la conseguente riduzione delle aree per la costruzione di opere previste dal progetto di finanza, che avrebbero consentito l’ottenimento di entrate finanziarie, vitali per la sostenibilità del piano economico e finanziario del progetto stesso. Dalle notizie assunte e sulla base dei riscontri diretti, tali circostanze hanno implicato perciò una fondamentale variazione delle condizioni originarie, sulla base delle quali si era sviluppato il progetto di finanza ed il relativo piano economico e finanziario. Pertanto, al di là della volontà politica di rivedere tutta la procedura, così come espressamente riportato in un atto di Giunta adottato all’inizio del 2022, l’ufficio tecnico comunale, nella persona del suo responsabile, ha evidenziato alla Giunta che per le mutate condizioni a cui sopra si è fatto riferimento, il progetto di finanza del cimitero non era più caratterizzato dalla fattibilità tecnica ed economica che gli era stata riconosciuta dalla precedente amministrazione nel lontano 2017. Oltretutto, anche la modifica del progetto per renderlo realizzabile e sostenibile dal punto di vista finanziario per le sopravvenute nuove condizioni, non si sarebbe potuto essere effettuare ad aggiudicazione dell’appalto avvenuta, in quanto tali variazioni avrebbero determinato gravi alterazioni di una procedura di gara di appalto ad evidenza pubblica; né, tantomeno sarebbe stato pensabile contrattualizzare l’appalto ed esporre così l’amministrazione a gravi contenziosi ed alla sicura necessità di dover ricorrere varianti in corso d’opera con ogni probabilità illegittime rispetto ai dettati del Codice degli appalti.
EB
