Novità all’ordine del giorno sulla vertenza Vibac, a Termoli. Ieri è partita anche la richiesta di incontro al sindaco di Termoli, Francesco Roberti. «Congiuntamente alla Rsu dello stabilimento Vibac di Termoli, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec e Failc-Confail chiedono un incontro presso la sede del Comune di Termoli per discutere della delicata vertenza della Vibac e trovare soluzioni a garanzia di tutti i livelli occupazionali. Inoltre, vista la situazione, chiedono che vengano coinvolte tutte le istituzioni, regionali nella persona del presidente Donato Toma, i parlamentari e senatori eletti nel Molise, al fine di coinvolgere le istituzioni governative e ministeriali». Per le vie brevi abbiamo saputo che l’incontro ci sarebbe il 9 marzo, mentre il 7 è in programma, da remoto, il coordinamento nazionale sindacale, altro passaggio fondamentale. Abbiamo intervistato il segretario interregionale della Femca-Cisl, Massimiliano Recinella. «Permettetemi di esprimere tutta la mia solidarietà nei confronti dei, quasi, 150 lavoratori che sono 14 mesi che sono in cassa integrazione. Fare cassa un mese è un dramma, farne 14 è veramente una cosa insostenibile per i bilanci familiari. Esprimo tutto il mio rammarico per come è stata condotta la parte aziendale fino ad arrivare all’epilogo finale dei 126 lavoratori messi in mobilità. Nelle more di quelle che sono i regolamenti abbiamo chiesto l’esame congiunto e, per allargare, diciamo, il perimetro e, quindi, per dare un vigore maggiore alla strategia sindacale abbiamo chiesto ai nazionali di far partire loro l’esame congiunto. Una novità è emersa, perché Cgil-Cisl e Uil a livello nazionale hanno convocato il coordinamento Vibac. Nella Vibac è insediato un coordinamento sindacale che nell’occorrenza dovessimo aver bisogno si è dato disponibile anche in questa circostanza. Il 7 marzo siamo convocati in via telematica per abbreviare i tempi. È un copia e incolla di quello che è successo a Vinci. Abbiamo chiesto la convocazione del coordinamento perché, in quella circostanza, è servita ed è stata propedeutica a convocare anche il Mise, quindi, questo è il primo passo. Il passo successivo è l’incontro dal sindaco di Termoli e il coinvolgimento delle istituzioni territoriali».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.