Gigafactory Stellantis, o meglio Acc Italia, ufficializzata la roadmap nell’incontro di ieri, avviato a mezzogiorno, a Roma. Acc ha incontrato le organizzazioni sindacali per condividere l’importanza strategica del suo investimento in Italia (Termoli) nel settore delle batterie Automotive Cells Company ha organizzato per la prima volta un incontro con 6 organizzazioni Sindacali per presentare il suo progetto in Francia e Germania e per illustrare le attività preparatorie in corso per il suo terzo impianto di produzione a Termoli. La Gigafactory di Acc in Italia dovrebbe entrare in funzione all’inizio del 2026. Nel 2030 sono previsti almeno 1.800 dipendenti. Il sostegno di tutte le parti interessate (sindacati, istituzioni nazionali e regionali, esperti, Commissione Europea, azionisti di Acc è essenziale, sia per ottenere i finanziamenti pubblici, sia per consentire alla Gigafactory di produrre alla sua massima capacità e con l’alta qualità e i costi accessibili richiesti dai clienti. Acc nasce dall’iniziativa intrapresa nel 2020 da Stellantis e TotalEnergies (insieme alla sua consociata Saft), a cui si è aggiunta Mercedes-Benz, e viene fortemente sostenuta da Francia, Germania e Unione Europea. L’obiettivo di Acc è sviluppare e produrre celle e moduli di batterie per veicoli elettrici con particolare attenzione alla sicurezza, alle prestazioni e alla competitività, garantendo al contempo il massimo livello di qualità e la minore impronta di carbonio. Il piano di capacità di ACC in Italia mobiliterà un investimento di oltre 2 miliardi di euro, che sarà sostenuto da sovvenzioni e finanziato con capitale e debito. La creazione di questo campione europeo delle batterie sosterrà l’Italia e l’Europa nell’affrontare le sfide della transizione energetica nella mobilità, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento di un componente chiave per l’industria delle auto elettriche. In questo contesto, Acc ha incontrato ieri per la prima volta a Roma le parti sociali per presentare il suo progetto.
«Consideriamo l’incontro, seppur preliminare, molto positivo grazie al dialogo costruttivo che si è sviluppato e che siamo convinti continuerà ad andare avanti – ha dichiarato Hubert Chappotteau, vicepresidente HR di Acc – ai dipendenti del settore automobilistico, e in particolare a quelli di Termoli, che si mostreranno interessati, sarà data priorità, tuttavia sarà necessaria una profonda e lunga riqualificazione in base alle competenze richieste. Infatti, la produzione di celle per batterie è un settore totalmente diverso da quello dei motori e delle trasmissioni, con competenze molto specifiche. Le competenze e la competitività dei costi sono fondamentali per permetterci di costruire un futuro sostenibile», ha dichiarato H. Chappotteau. Per Acc, l’investimento in Italia non è solo essenziale per contribuire a proteggere la base industriale e occupazionale della Valle del Biferno, ma ha anche l’ambizione di affermare il ruolo del Paese nell’industria europea delle batterie. Nata nel 2020, è stata realizzata per l’ambiente frenetico e altamente tecnologico che è il moderno settore dell’energia. Forte nel mondo della tecnologia delle batterie per veicoli elettrici, Acc è il risultato di un’iniziativa intrapresa da Stellantis e TotalEnergies – insieme alla sua consociata Saft – a cui si è aggiunta Mercedes-Benz, e fortemente sostenuta da Francia, Germania e Unione Europea.

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