Confermate per ora fino al 3 dicembre, cioè giovedì mattina, le partenze della motonave Isola di Capraia della compagnia di navigazione Cin col marchio Tirrenia al porto di Termoli, verso le Isole Tremiti. Teoricamente da ieri il traghetto non sarebbe dovuto partire, ma è salpato lo stesso. Ieri sera era giunta la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che apriva la rotta a nuove concessioni, prefigurando bandi di gara. I residui tre giorni sono disciplinati da una ordinanza della Capitaneria di Porto. La Cin aveva sospeso cinque tratte, tra cui 4 nel Tirreno, per via del mancato rinnovo delle concessioni marittime. Intanto, sulla vicenda è intervenuta l’onorevole molisana Giusy Occhionero, di Italia Viva: «Apprendo con viva preoccupazione dai numerosi appelli lanciati, fra gli altri, dal sindaco di Termoli e dalle principali sigle sindacali, che da domani la Tirrenia sospenderà i collegamenti su una serie di tratte, compresa quella fra il Molise e le Isole Tremiti. Voglio rassicurare tutti gli amministratori, gli abitanti delle zone interessate, i lavoratori del comparto e le loro famiglie che sarà mia cura monitorare costantemente la situazione e attivare tutte le necessarie iniziative a livello parlamentare: dall’interrogazione fino alla convocazione in audizione del Ministro. Questa vicenda non può scivolare nel silenzio: il Molise, con la pandemia, a tacere delle generale congiuntura di crisi, si trova già in una situazione di grave difficoltà nei collegamenti e negli scambi, essendo letteralmente circondato da Regioni arancioni e rosse. La sospensione della tratta significa peggiorare la situazione, tagliando ulteriormente fuori dall’Italia il Molise e le comunità stanziate nelle isole. Sono sicura che il Governo saprà prestare attenzione a questa partita; la stessa attenzione che è riservata ad altri dossier aperti, da Autostrade ad Alitalia, rispetto ai quali i collegamenti e i trasporti al centro-sud non sono meno importanti. La direzione della nostra politica non può che essere nel senso di compensare lo storico deficit infrastrutturale del Mezzogiorno; non certo nel tagliarlo ulteriormente fuori rispetto al resto del Paese. I trasporti e i collegamenti per noi sono un servizio essenziale, imprescindibile, che deve essere assicurato in condizioni di uguaglianza a tutti i cittadini, di tutte le aree d’Italia».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.