In manette il 23enne di origini nordafricane che lo scorso 28 novembre rapinò un 83enne cardiopatico in pieno centro, mentre era in macchina, procurandogli anche ferite, oltre che un immane spavento. Secondo colpo in meno di sei mesi per il giovane tossicodipendente, dopo un colpo compiuto in un bar nel giugno 2020 e tutte e due le volte è finito in carcere. La rapina fu portata a compimento in autunno in via Mario Milano, come documentato dalle telecamere della zona. L’operazione di Polizia giudiziaria è stata compiuta venerdì scorso, di pomeriggio, con gli agenti che hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Larino. Sono le 8 del 28 novembre scorso. Un 83enne del posto parcheggia l’auto e si dirige all’ufficio postale. Dopo 30 minuti torna verso la propria auto ed entrato dentro l’abitacolo viene aggredito dal ragazzo, camuffato in volto da cappellino e mascherina. Inizia una colluttazione, il 23enne strappa dal dito dell’anziano un prezioso anello e scappa via. La rapina avviene con violenza: «Dammi i soldi o ti ammazzo», gli avrebbe detto. Successivamente si reca in un compro oro per vendere l’anello. L’operazione non va a buon fine perché la titolare dell’esercizio chiede i documenti d’identità. Allora si reca in un secondo negozio. Quando vede arrivare i poliziotti del commissariato di Termoli, il ragazzo ingoia l’anello, che non è stato più trovato. I dettagli dell’operazione – che si è conclusa con l’arresto del 23enne, ora rinchiuso nel carcere di Vasto, già protagonista a giugno di una rapina ai danni di un bar – sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del vice questore aggiunto e dirigente del commissariato di Termoli Maria Concetta Piccitto e del questore di Campobasso Giancarlo Conticchio. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal Gip Scioli, a carico del 23enne originario del Marocco e residente a Termoli per rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Le aggravanti contestate nel capo d’imputazione si riferiscono alla circostanza che il fatto è stato commesso con armi, nella fattispecie un coltello, nonché nei confronti di una persona ultrasessantacinquenne che aveva appena fruito di un servizio postale per il prelievo di denaro. L’immediato intervento della Volante del Commissariato aveva consentito innanzitutto di soccorrere la vittima, rimasta sopraffatta e dolorante all’interno del veicolo, nonché di individuare ed identificare le persone che, trovandosi nei pressi, potevano essere in grado di riferire elementi utili all’identificazione dell’autore. La Piccitto ha ringraziato i cittadini per la collaborazione offerta. Il 23enne, oltretutto, era stato anche denunciato in precedenza per maltrattamenti in famiglia.

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