Altri 40 casi di Covid tra Campomarino (31) e Termoli. La zona rossa decretata lo scorso lunedì dal Presidente della Regione Molise Donato Toma sotto richiesta del primo cittadino di Campomarino Piero Donato Silvestri, ha acuito le difficoltà dei cittadini campomarinesi ad accedere al presidio ospedaliero della cittadina adriatica.
Le polemiche si sono accese principalmente sui social dove numerosi residenti di Campomarino evidenziavano di non essere stati accolti dal nosocomio termolese e invitati ad uscire. Nel tentativo di evitare una ‘guerra’ tra due cittadine vicine e consentire ai cittadini di accedere alla struttura ospedaliera, il sindaco Silvestri ha interrogato i vertici Asrem sulla questione, garantendo l’ingresso nella stessa ai campomarinesi. «A seguito delle molteplici segnalazioni pervenute da parte di numerosi cittadini di Campomarino riguardo il negato accesso al nosocomio San Timoteo di Termoli derivanti dall’alto numero di contagi presenti sul territorio – scrive Silvestri – che sentiti i vertici dell’Asrem del distretto di Termoli, gli stessi riferiscono che sarà garantito l’accesso alla suddetta struttura ospedaliera. Si precisa, inoltre, che come indicato dal Direttore sanitario, sarà cura della struttura ospedaliera ricontattare in tempi celeri i pazienti che non hanno usufruito del servizio, così da poter garantire tutte le prestazioni sanitarie prescritte. Nel caso in cui questo impedimento dovesse persistere si prega di contattare gli uffici comunali nelle modalità appresso indicate Tel. 0875/531208 dalle ore 08:00 alle ore 14:00 Indirizzo e-mail: staffsindaco@comunecampomarino.it La Direzione Sanitaria porge le più sentite scuse alla comunità Campomarinese per il disguido involontariamente causato». Amici e colleghi, i sindaci di Campomarino e Termoli hanno rinsaldato i vincoli di amicizia delle due comunità a livello istituzionale e Francesco Roberti non l’ha mandata a dire e si è rivolto al direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano. «Egregio direttore, contattato dal sindaco di Campomarino ingegner Piero Donato Silvestri per le vie brevi, sono venuto a conoscenza di una situazione incresciosa che si è creata nel Nosocomio di Termoli, dove da due giorni ci sono pazienti di Campomarino a cui non è stato consentito di ricevere le relative prestazioni Sanitarie già programmate dall’Asrem. Con il collega sindaco di Campomarino, così come per gli altri Sindaci del basso Molise con i quali quotidianamente collaboriamo e cerchiamo di individuare le misure necessarie per affrontare questa gravosa emergenza, prontamente ci siamo attivati per chiarire quello che potrebbe sembrare un “disguido”. Premesso che da parte della Direzione Sanitaria non è giunta ancora alcuna nota scritta che chiarisca tale “disguido” e per questo attendiamo le dovute risposte, si evidenzia come nonostante i tanti solleciti da me sostenuti, a Termoli ancora non vi è la nomina di un referente Sanitario locale con cui interloquire per le relative problematiche, così come rappresentatoci, peraltro, dalle innumerevoli lamentele degli operatori ospedalieri.
Sulla base di tali episodi è facile constatare come chiunque ed in maniera autonoma e spontanea si permette di prendere liberamente decisioni mai autorizzate, vietando immotivatamente l’accesso al nosocomio di Termoli.
E’ del tutto evidente l’improvvisazione e soprattutto la mancanza di un preposto che coordini quotidianamente l’ospedale.
E’ innegabile l’apporto che finora ha ricevuto l’Asrem da parte di questa Amministrazione e per il tramite della struttura di Protezione Civile comunale nella logistica e per garantire la fruibilità del nosocomio di Termoli ai tanti pazienti e cittadini del Basso Molise.
Infatti, a differenza di altri nosocomi Regionali, questa Amministrazione comunale ha dotato l’Asrem di personale volontario per fornire e installare tende per il pre-triage, ha inviato mezzi e personale comunale per sistemare gli accessi al Poliambulatorio, ha fornito e sta fornendo personale amministrativo per la campagna vaccinale, ha comunicato la disponibilità qualora fosse necessario, di utilizzare anche le strutture comunali, quali palazzetto dello sport per la campagna vaccinale al fine di non affollare lo stesso Ospedale San Timoteo.
Da mesi continuo a sollecitare che l’ingresso del San Timoteo, così come organizzato non è adeguato sia per la comunità di Termoli, sia per le tante persone cagionevoli di salute costrette a sostare all’aperto nell’attesa di ricevere le doverose cure.
La richiamo ad una maggiore attenzione per questa area geografa riferita al Basso Molise e ad una più celere azione, affinché le numerose criticità vengano superate nel più breve tempo.
Le ricordo che il Nosocomio di Termoli resta a garanzia della salute pubblica dell’intero Basso Molise e per questo sarà mia cura e premura evidenziarle prontamente qualsiasi disservizio, ma altrettanto attendiamo che la Direzione Sanitaria faccia i dovuti accertamenti e ponga in essere le necessarie misure affinché tali episodi non possano più ripetersi.
In attesa di un suo formale chiarimento sui fatti accaduti le porgo distinti saluti». Roberti si è poi rivolto alla comunità termolese. «Si comunica che attualmente in base ai dati forniti dall’Asrem i positivi da Covid-19 in città risultano essere 156. L’incremento si è registrato dallo scorso 27 gennaio quando i soggetti contagiati erano 56. Di queste 156 persone, ventuno sono bambini, alunni e studenti di età compresa tra 0 e 13 anni. Solo ieri in regione su 81 casi, cinquantasette sono stati registrati in Basso Molise e questa situazione crea criticità nella gestione dell’emergenza all’ospedale San Timoteo. Ad oggi non vengono segnalati nuovi contagi legati ai positivi degli istituti scolastici e questo lascia ben sperare, tuttavia il termine di quattordici giorni richiesti per l’osservazione della casistica, e per l’esecuzione dei relativi tamponi, non sono ancora conclusi.
Il punto della situazione sarà fatto solamente nei primi giorni della prossima settimana. Al Liceo Scientifico “Alfano” dove a seguito dei contagi e trascorso un periodo di quattordici giorni in cui gli studenti di alcune classi sono stati messi in quarantena, non si è al momento verificato nessun effetto propagazione da Covid-19. Per cui rimangono positivi tre studenti. Segno che le procedure applicate sono risultate valide nel contenimento del virus. Al momento però rimane alta l’attenzione per l’evolversi della situazione in tutte le scuole pubbliche e private. Ho firmato due ordinanze, la prima per l’interdizione della fiera del primo sabato del mese di febbraio. La seconda invece prevede che chiunque si sottoponga al tampone antigenico risultando positivo, avrà l’obbligo di segnalarlo al Comune di Termoli attraverso la seguente mail: covid19@comune.termoli.cb.it. L’amministrazione comunale si è altresì fatta promotrice con l’Asrem per mettere a disposizione le strutture comunali quali i palazzetti dello sport per le vaccinazioni anti Covid-19. La situazione dei contagi continua a preoccupare il Basso Molise, – ha concluso il sindaco Francesco Roberti – per questo è doveroso da parte di tutti maggiore impegno e soprattutto mantenere comportamenti corretti. Siamo in costante contatto con l’Asrem e con i sindaci dei comuni limitrofi, affinché con una sinergia di azioni ed informazioni, si possa riuscire a contenere l’espandersi dei contagi. Invitiamo tutti i cittadini ad evitare spostamenti tra comuni se non per comprovate esigenze lavorative o di salute».

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