Lunedì 8 febbraio, ieri primo giorno di zona rossa a Termoli e nel basso Molise. Se i supermercati, tra le poche attività aperte e verso cui è giustificato il movimento, sono apparsi sin troppo vuoti, la circolazione di persone e veicoli non sembra sia stata ammansita come il decreto avrebbe imposto. «Gente a passeggio, con e senza mascherina, da solo e in compagnia, gruppetti in giro in bici, chi cammina in tuta, traffico come qualsiasi giorno di altro colore. Gente un giro come in una normale giornata di primavera», è uno degli sfoghi che abbiamo catturato nelle ore in cui la comunità è chiamata alla maggiore responsabilità. «Fatevi un giro per i negozi e vedete la gente cosa è uscita a comprare… Anche oggi gente di San Martino, Campomarino, Larino, Ururi a Termoli a comprare cose inutili in questo momento», un altro sfogo per comprendere come sia l’umore della gente. Insomma, tolleranza zero e controlli serrati da parte delle Forze dell’Ordine per impedire spostamenti non motivati e assembramenti sembrano essere l’unico atteggiamento vincente e non a caso, si è tenuta ieri mattina la call conference organizzata dalla Prefettura che ha riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza alla presenza di tutti i sindaci. Un incontro voluto per fare il punto della situazione e per adottare determinati provvedimenti sul territorio. Nel pomeriggio invece con un nuovo incontro in videoconferenza il Questore ha incontrato il sindaco di Termoli Francesco Roberti, il sindaco di Guglionesi Mario Bellotti, il sindaco di Campomarino Piero Donato Silvestri e la sindaca di Montenero Simona Contucci. Da quanto emerso il territorio del Basso Molise sarà suddiviso in tre macroaree: Termoli, Larino e Castelmauro. In base a questa ripartizione scatteranno controlli serrati al fine di impedire tutti gli spostamenti che non siano giustificati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Il Vicario reggente della Prefettura di Campobasso, Pierpaolo Pigliacelli, a seguito dell’ordinanza n. 9 in data 7 febbraio 2021 con cui il Presidente della Regione Molise ha dichiarato 27 Comuni della provincia di Campobasso quali “zone rosse” a partire dalla data odierna e sino al 21 febbraio prossimo, ha promosso, ai fini dell’intensificazione delle attività di vigilanza nelle aree interessate, una riunione di coordinamento delle Forze di Polizia e, a seguire, una seduta del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al quale hanno preso parte, oltre al Presidente della Provincia e al Sindaco del capoluogo, anche i Sindaci dell’area interessata e il Direttore Generale dell’Asrem. Nel corso del primo incontro è stata condivisa una articolata pianificazione dei dispositivi interforze di controllo che sarà più dettagliatamente definita in sede di tavolo tecnico, già convocato dal Questore di Campobasso, prevedendo una ottimale razionalizzazione e ridistribuzione delle risorse di personale in relazione alle necessità emergenti, con l’attiva collaborazione delle Polizie Municipali. Il Vicario reggente ha poi partecipato tali modalità organizzative ai Sindaci che hanno preso parte al Comitato e che hanno avuto modo di illustrare le peculiarità e le istanze dei territori amministrati. Pigliacelli, nell’assicurare che sarà profuso il massimo impegno per l’attuazione di tutte le strategie necessarie a garantire la sicurezza delle comunità coinvolte, ha ribadito l’esigenza che i primi cittadini assicurino una stretta cooperazione, non solo assicurando l’impiego delle polizie locali, laddove presenti, ma anche attraverso una capillare azione di sensibilizzazione nei confronti delle rispettive comunità, affinché garantiscano il rigoroso rispetto delle misure anti-contagio, nonché mediante un costante scambio informativo con gli organi di polizia in merito all’evolversi della situazione e ad ogni criticità rilevata. Ha inoltre evidenziato l’opportunità che, in un’ottica di sicurezza integrata e partecipata, i sindaci richiamino l’attenzione della cittadinanza sulla necessità di segnalare con immediatezza agli organi competenti eventuali comportamenti di persone o gruppi che possano porsi in contrasto con le prescrizioni previste per il contenimento della diffusione della pandemia. Pigliacelli ha infine aggiornato la riunione ad un prossimo incontro, da tenersi in tempi brevi, per il monitoraggio di tutte le attività messe in campo».

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