Andranno via anche i letti, per ora, inutilizzati, all’ospedale da campo della Croce Rossa italiana del San Timoteo. Come anticipato anche nell’intervista al direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, stamani al via all’ospedale San Timoteo, nell’Hospitainer da campo della Croce Rossa italiana le vaccinazioni agli anziani over 80. Presente il personale dell’associazione, in 15, tra medici, infermieri e operatori sanitari, infermiere volontarie, per garantire un maggior numero di somministrazioni, fino a un quintuplo rispetto a quelle realizzate sin qui giornalmente a Termoli. Ieri in programma almeno 250 inoculazioni, col personale operativo 12 ore, dalle 8 alle 20. A capo delle operazioni, Alessandro Serafini, il medico anestesista Salvatore Frisone, personale della Cri e infermiere volontarie, dopo la riconversione della struttura logistica arrivata e allestita nell’ultima settimana di febbraio, predisposta ora per garantire questo nuovo servizio inizialmente non previsto, c’è un’area di accoglienza e di triage, l’area per le vaccinazioni e un’altra tenda per permettere ai pazienti di attendere eventuali reazioni al vaccino. «Di concerto con l’ospedale siamo operativi da mercoledì mattina e procederemo ad oltranza, potremo garantire con le forze a disposizione, un numero di vaccinazioni 4/5 volte superiore a quello che stavano effettuando al San Timoteo», sono le parole del coordinatore dell’ospedale da campo, Alessandro Serafini, della Croce Rossa. Negli operatori provenienti da ogni parte d’Italia la voglia di aiutare di aiutare chi ha bisogno, di regalare un sorriso a chi ha gli occhi pieni di paura. C’è chi ha lasciato il proprio impiego per venire a Termoli. Sul volto degli anziani non mancano però sorriso, vaccinarsi lascia un po’ alle spalle la paura di un anno insopportabile di pandemia. A invocare un cambio di passo sui vaccini era stato anche Nicola Felice, presidente del comitato San Timoteo. «Si continua a registrare anche in Molise l’espandersi del virus nella nuova versione più virulenta e il crescere delle difficoltà degli ospedali regionali, con personale carente e stressato dopo un anno di pandemia, incapaci di ricoverare tutti i pazienti positivi al Covid, e obbligati a trasferirli in ospedali di altre regioni. Da più parte arriva l’allarme, dal mondo scientifico, dell’imminente terza ondata sollecitando a procedere celermente al piano di vaccinazione. E’ tempo per tutti di accantonare le polemiche, i personalismi e le posizioni di parte. Con l’impegno di tutti va evitato il ripetersi delle errate valutazioni, disfunzioni e quant’altro finora è stato commesso nell’affrontare in questa “guerra” il nemico di tutti: il Covid. E’ attiva anche in Molise la piattaforma per la prenotazione al vaccino anti Covid, dei vari soggetti e categorie individuati nel piano nazionale. Da qualche giorno è possibile la prenotazione anche per soggetti vulnerabili. In merito alla funzionalità della nostra piattaforma è importante e urgente porre rimedi alle molte lamentele dei cittadini per l’impossibilità ad avere risposta ai contatti (telefono, posta elettronica) indicati per chiarimenti relativi alla prenotazione. Nel procedere alla vaccinazione, positivo e ammirevole è l’iniziativa intrapresa dall’Università del Molise realizzando un punto di vaccinazione nei propri locali e con proprio personale amministrativo e sanitario, inoculando il vaccino al personale e studenti dell’università, al personale scolastico regionale, e si presume poi proseguire, con l’accordo dell’Asrem e della regione Molise, con la popolazione di Campobasso prenotata con la piattaforma regionale. Il sindaco del Comune di Termoli da due settimane ha messo a disposizione dell’Asrem i locali del Palazzetto dello Sport come punto di vaccinazione da affiancare all’unico attualmente funzionante. Ad oggi l’Asrem non attiva detto punto di vaccinazione, presumibilmente per carenza di personale. Il Direttore Generale Florenzano non ha indicato una data certa ma ha dichiarato genericamente l’attivazione entro marzo.
Con tante incertezze, considerando che Termoli è sede della Capitaneria di Porto, si può pensare di seguire le positive esperienze, innanzi citate, di collaborazione con il Ministero della Difesa, chiedendo la partecipazione della Marina Militare, con la messa a disposizione del proprio personale sanitario, previo accordo con il Comune, l’Asrem e regione, da impiegare nel punto di vaccinazione del Palazzetto. Punto di vaccinazione per poter vaccinare il personale della Capitaneria di Porto, gli agenti della polizia locale, di vigilanza e altri corpi presenti nel basso Molise, per poi passare ai cittadini di Termoli e dei Comuni limitrofi, prenotati nella piattaforma».

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