È stata presentata ieri mattina nello stabilimento di Sesto Campano la 15esima edizione del Rapporto di sostenibilità Colacem. Il management della società, insieme al direttore dello stabilimento molisano, ha descritto l’impegno dell’azienda in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, illustrando il percorso verso la sfida epocale della decarbonizzazione.
Colacem è uno dei leader tra i produttori nazionali di cemento, un settore che per la natura del ciclo produttivo sta subendo più di altri i rincari dei costi energetici.
Il Rapporto, grazie a numerosi grafici e tabelle, descrive tutte le azioni dell’azienda per l’efficientamento energetico dei propri stabilimenti, costantemente aggiornati alle migliori tecnologie, per il monitoraggio e la riduzione delle emissioni, la corretta gestione delle aree estrattive e la salvaguardia delle biodiversità. Nel 2021 l’azienda ha investito oltre 10 milioni di euro per la protezione dell’ambiente e per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera, per un totale di oltre 25 milioni di euro di investimenti in sostenibilità nel triennio 2019-2021.
Importanti investimenti tecnici per l’immediato futuro sono, tra gli altri, l’adozione di filtri ibridi negli stabilimenti di Gubbio, Rassina e Sesto Campano, per circa 2 milioni di euro ciascuno.
Non solo tecnologia ed impiantistica – spiegano dall’azienda –, ma anche forte impegno per la sicurezza sul lavoro, la valorizzazione delle risorse umane e un dialogo sempre aperto con le comunità locali attraverso progetti, idee e azioni per lo sviluppo economico e sociale.
Il Rapporto, revisionato da Deloitte & Touche e redatto secondo le linee guida internazionali “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards”, è disponibile nella pagina “Sviluppo Sostenibile” del sito colacem.it.
Colacem è proprietaria di 12 stabilimenti in tre continenti; è il terzo produttore italiano di cemento; oltre 25 milioni di euro per la protezione ambientale e la riduzione delle emissioni nel triennio 2019-2021; oltre 850mila euro di contributi per il sociale; circa il 33% degli acquisiti da fornitori locali; circa 2.500 piante autoctone messe a dimora nel 2021 per i recuperi ambientali; circa 233mila tonnellate di rifiuti recuperati come materia; oltre 40mila tonnellate di CO2 risparmiate grazie all’uso di biomassa; solo 9 grammi a tonnellata di clinker le emissioni specifiche di polveri; 898 dipendenti in Italia e circa 2mila nel mondo considerando le società del Gruppo; il 99,4% dei lavoratori a tempo indeterminato; 10.910 ore di formazione nel 2021.

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