La Regione Molise, con l’assessore al Lavoro Luigi Mazzuto, annuncia interventi nel Nucleo industriale di Pozzilli per andare incontro alle aziende. Ed in particolare – ma non solo chiaramente – alla Unilever.
Lo scopo è ridurre il costo del trasporto. In effetti, in merito al raccordo ferroviario a servizio dell’area risulta è fermo per lavori che sta effettuando Rfi.
In termini tecnici, comunque, sarebbe perfettamente funzionante come lo è stato per anni ma il problema riguarda la classificazione della linea voluta da Fs che comporta un costo maggiore di spedizione che si traduce in una minore quantità di merci pari a 120 tonnellate a treno allo stesso prezzo di altre tratte ferroviarie.
Per questo motivo, ad esempio, Unilever preferisce lo “scalo” laziale di Villa Santa Lucia a quello di Roccaravindola. Nello specifico, l’assessore regionale ha parlato della possibilità di assicurare il passaggio di convogli più lunghi allo stesso costo.
«Dobbiamo intervenire sulla linea ferroviaria all’interno del Nucleo – ha affermato Luigi Mazzuto -, riaprendo un discorso avviato negli anni scorsi e segnalato dal Consorzio. Il problema è la lunghezza dei convogli limitata a 460 metri, andrebbe portata almeno a 550 metri per trasportare allo stesso costo altre 120 tonnellate a convoglio per volta».
In questo modo, ci sarebbe un minore costo per i trasporti delle aziende e, ovviamente, anche della Unilever.
Sia come sia, l’assessore regionale ha voluto gettare acqua sul fuoco in merito all’allarme chiusura dello stabilimento di Pozzilli: «Ad oggi – ha fatto sapere Mazzuto - non abbiamo indicazioni ufficiali che ci danno modo di essere preoccupati. Certo seguiremo con ancora maggiore attenzione la vicenda».
Tuttavia, Mazzuto ha sottolineato come «i livelli di produzione sono eccellenti, 210mila tonnellate all’anno. Insomma, ad oggi non abbiamo segnali particolari. C’è un contatto con i lavoratori, con le organizzazioni sindacali e dunque il problema è comunque attenzionato al massimo. Ma ripeto non ci sono motivi di allarmismo anche se a questo punto saremo più vigili».
L’assessore al Lavoro ha ostentato tranquillità pure sulla ‘competizione’ con Casalpusterlengo: «Lo spostamento di una linea produttiva non mette in discussione i livelli occupazionali. Ribadisco niente allarmismo, l’azienda non ci ha dato alcun motivo per preoccuparci ulteriormente». In ogni caso, Mazzuto ha assicurato che «coinvolgeremo anche il Ministero se serve».
Insomma, al momento l’esponente della giunta regionale getta acqua sul fuoco nonostante le richieste di sindacati e della stessa presidente del Consorzio industriale che aveva chiesto l’intervento del governatore Donato Toma.
Pr

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