Un venafrano a capo della “cupola” che gestiva il ‘pezzotto’ in Italia. F. M., nato 42 anni fa in città, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “The Perfect Storm” che ha portato portato ad un arresto e al sequestro di 10,6 milioni nei confronti di 23 indagati, 15 dei quali percettori del reddito di cittadinanza.
In sostanza, attraverso piattaforme informatiche di ultima generazione gli indagati trasformavano i contenuti provenienti da Netflix, Dazn e Disney+, poi li conservavano in server in Europa “per alimentare migliaia di servizi illegali di Iptv, nonchè servizi web di live streaming, applicazioni mobili e canali Telegram”.
In totale cinquanta milioni di utenti nel mondo, di cui 5 milioni soltanto in Italia. L’operazione ha portato pure al sequestro e all’oscuramento di oltre 5.500 risorse informatiche tra server di trasmissione, piattaforme di gestione, siti vetrina e siti di live streaming, oltre a 350 canali Telegram.
Il 42enne venafrano non era nuovo a “lavori” del genere: già nel 2019 era finito nella rete degli inquirenti. Il suo nome in codice era “Eros Mistero della luce”. Secondo i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche che hanno operato insieme a personale del Servizio di Polizia Postale e delle Telecomunicazioni della Polizia di Stato, era lui al vertice del Team Dvs. Dunque, F. M. era capo e promotore dell’organizzazione, si occupava di coordinare gli interventi di esperti programmatori e soggetti preposti alla mitigazione di minacce hacker verso l’infrastruttura pirata, nonché di seguire le fonti di approvvigionamento (Smart Card Sky anonime prepagate) encoder, decoder, server di rilancio, piattaforme Xtream Codes.
Quella dell’altro giorno è stata comunque una delle più vaste operazioni internazionali di contrasto alla pirateria. 19 gli Stati europei interessati da questa gigantesca retata, che si è avvalsa dei canali di cooperazione giudiziaria internazionale afferenti all’Agenzia Europea Eurojust e che ha messo in atto simultaneamente in tutti gli stati interessati un Action Day di portata storica. Una grande operazione, che ha praticamente stroncato una vasta organizzazione criminale internazionale, capace di generare profitti grazie ad abbonamenti abusivi che gli incauti utenti pagavano anche in criptovalute.
«Le nostre forze dell’ordine hanno saputo condurre un’operazione straordinariamente impegnativa nonostante il momento difficile che stiamo vivendo – ha commentato Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale -. A loro va il nostro plauso. Adiconsum è fortemente impegnata sul tema della lotta alla pirateria e alla contraffazione con iniziative, come “Io sono Originale”, e con campagne informative ed educative rivolte anche al mondo della scuola, come il progetto “Peers2Peers Say NO”. In merito a quest’ultimo progetto, rendiamo noto che il prossimo 17 novembre è in programma un grande evento live streaming per la premiazione delle scuole che hanno partecipato inviando i lavori dei ragazzi per il Concorso “Giornalisti in Erba” organizzato da Agenzia Dire, partner del progetto.

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