«Abbiamo superato la soglia massima di sforamenti annuali per il PM10 presso la centralina Venafro2 in via Campania, oltre la quale sono necessari interventi a tutela della salute. I sindaci e le amministrazioni di tutta la Valle del Volturno si attivino per la salvaguardia dei cittadini, non possiamo più attendere». La denuncia arriva dall’associazione “Mamme per la Salute” di Venafro che ancora una volta sottolinea la drammatica situazione della città per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria.
«Siamo ufficialmente fuori legge» una durissima presa di posizione delle “Mamme per la Salute” per sollecitare le istituzioni a porre la questione sui tavoli che contano, laddove dovrebbero prendere quelle decisioni più volte annunciate ma mai attuate.
Alla presentazione dello studio epidemiologico del Cnr di Pisa che ha, sotto certi aspetti, fotografato lo stato dell’arte dell’aria di Venafro, i massimi organi regionali, dal presidente della giunta regionale Donato Toma ai vertici dell’Arpa Molise, avevano annunciato importanti provvedimenti proprio per azioni mirate a un maggiore controllo sul piano ambientale.
Il sindaco di Venafro Alfredo Ricci ha inviato delle richieste in tale direzione, visti i ritardi accumulati.
«Ho ancora una volta – chiarisce il sindaco Ricci – sollecitato gli enti preposti a mantenere gli impegni presi lo scorso luglio proprio qui quando gli esperti del Cnr di Pisa hanno presentato il report conclusivo sullo studio epidemiologico. E da qui denuncio ancora una volta il ritardo dell’Arpa Molise per quanto riguarda l’installazione delle nuove centraline, quelle mobili di ultima generazione che dovevano già essere operative da un pezzo. Così pure aspettiamo ancora i dati Ispe, annunciati durante la campagna elettorale e ancora non resi pubblici». Tutto è rimasto fermo a queste richieste del primo cittadino, tutte senza risposte. Eppure parliamo di caratterizzazione delle polveri sottili, indispensabili per completare il report del Cnr di Pisa.
A Venafro, tra l’altro, attendono la conferenza congiunta Arpa Molise – Ispe annunciata dal consigliere regionale Vittorio Nola. Da quella conferenza potrebbero venire fuori altri elementi da sottoporre al ai decisori politici. Così pure si attendono anche le nuove centraline di alta tecnologia, all’avanguardia per una caratterizzazione del territorio, sotto il profilo ambientale, ancora più scientifico e rispettando rigorosamente quanto previsto dalla legge. Durante l’ultima conferenza a tema “Campania-Molise terra inquinata”, si era messo in evidenza che i controlli bisognerebbe farli prima, e sapere effettivamente quali rifiuti si bruciano negli impianti che ruotano intorno a Venafro.
Il sindaco Alfredo Ricci, ancora una volta, ha ribadito la sua posizione: di chiedere a Arpa Molise e al presidente della giunta regionale Donato Toma di mantenere fede agli impegni presi soprattutto per l’installazione delle nuove centraline prima annunciate ad aprile, poi a agosto, successivamente a settembre. Siamo oramai giunti a fine anno e ancora non è stato fatto nulla.
Nei prossimi giorni potrebbero partire altre missive dal Comune di Venafro, e non si esclude di arrivare addirittura alla diffida nei confronti di Arpa e Regione Molise, inadempimenti. Sarebbe questa la strada che tutti indicano a Venafro al sindaco Ricci, visto che da Palazzo Vitale non danno segni di vita.

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