Il Pm10 ha superato la soglia dei 35 sforamenti annuali. Un evento per nulla inatteso. La notizia era infatti nell’aria: è proprio il caso di dirlo. Polveri sottili dunque di nuovo fuori controllo a Venafro.
Se nei giorni scorsi, formalmente si poteva ancora attendere, adesso la situazione è diversa: per legge occorrerà prevedere quelle contromisure pretese dal sindaco Alfredo Ricci nella sua nota ad Arpa e Regione Molise.
Insomma, è impossibile continuare a fare finta di nulla. A un mese e mezzo dalla fine dell’anno la soglia critica è stata già sfondata. E, com’è noto, i mesi di novembre e dicembre sono da sempre quelli più problematici e che fanno registrare il maggior numero di sforamenti.
Nel dettaglio, i superamenti giornalieri del valore limite individuato in 50 ug/m3 di media giornaliera sono 37, contro i 35 annuali ‘concessi’ prima dell’attivazione delle misure necessarie a riportare i livelli nella norma. Otto giorni di sforamenti continui, che preoccupano e non poco la popolazione.
Al momento, dal Ministero dell’Ambiente non ci sono novità. Nonostante il ministro Sergio Costa in persona in una diretta Facebook abbia riconosciuto l’ogettivva aggressione ambientale ai danni della Piana, da Roma non si è mosso niente. Fino a quando i venafrani potranno accettare, senza colpo ferire, di respirare aria inquinata?

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