Inizio di nuovo anno funesto a Venafro con la morte per Covid-19 del dottor Vincenzo Scarabeo. Il 72enne medico era ricoverato presso la Terapia intensiva (dove era stato trasferito ultimamente da Malattie infettive) del “Cardarelli” di Campobasso.
Una scomparsa che ha lasciato attonita la comunità di Venafro, dove l’uomo era molto conosciuto e stimato avendo esercitato la professione di medico di famiglia nonché di fisioterapista e avendo ricoperto il ruolo di amministratore comunale. Il 72enne lascia la moglie Clara e due figli, Carmen e Carlo. È ufficialmente la prima morte per coronavirus a Venafro.
Il medico rappresentava in Molise la “Ozono solidale onlus”, di cui era un attivo protagonista. Numerose le sue partecipazioni a convegni scientifici per approfondire le proprie conoscenze.
I funerali (in realtà vietati e pertanto si tratterà di una benezione con i familiari stretti) si terranno questa mattina in città.
«La scomparsa del dott Vincenzo Scarabeo ha colpito l’intera cittadinanza – ha commentato il sindaco Alfredo Ricci -. Medico “storico”, più volte amministratore comunale, animatore di tante iniziative nella comunità civile, insomma Venafrano a tutto tondo. Lascia un vuoto incolmabile nei suoi familiari, nella moglie e nei figli, nelle amate sorelle, nei nipoti e cugini e in tutti coloro che lo hanno conosciuto, frequentato e stimato. A tutti le condoglianze più sentite mie personali e dell’intera amministrazione comunale».
Come sottolineato dal primo cittadino, «in ogni ambito – professionale, politico, sociale – l’impegno del dott Scarabeo si è sempre caratterizzato per la gioia emozionata della ricerca, l’indomita sete di conoscenza, la capacità instancabile di proporre nuovi orizzonti aggiornati ai tempi mutati. Non ha mai conosciuto il riposo o la pensione, e ha affrontato ogni fase della sua vita con la freschezza e l’entusiasmo di un ragazzino, ma avendo tanta esperienza, che era pronto sempre a mettere generosamente a disposizioni di tutti. Il suo esempio di cittadino impegnato resta patrimonio della nostra città, tanto più in questo difficile momento e per le circostanze in cui è venuto a mancare».
Alfredo Ricci ha quindi ricordato come «per l’estremo saluto, date le circostanze, tenuto conto che oltre tutto vigono le limitazioni della zona rossa, non è previsto il rito funebre; ci sarà soltanto una benedizione, che il parroco impartirà al feretro alla presenza esclusivamente dei soli più stretti familiari diretti. I tanti ricordi che ognuno di noi ha del dott Scarabeo – e io ne ho tanti, privati prima ancora che pubblici – sono il modo migliore per commemorarlo, unitamente alla preghiera. La terra ti sia lieve, riposa in pace».
Alla famiglia del dott Scarabeo il cordoglio dell’Ordine dei Medici di Isernia, che ha ricodato le qualità del professionista. Insomma, una grave perdita per per la categoria e per la comunità venafrana.

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