Un intervento forte, a distanza ormai di 4 anni esatti dalla marcia “Ora Basta” con 5mila cittadini a sfilare per strada a Venafro, giunge da Campobasso: il governatore Donato Toma ha infatti «stimolato fortemente a compiere passi concreti per la soluzione della problematica, individuando da subito le cause dell’inquinamento ambientale (che pare raggiunga valori massimi nel periodo invernale) e dando pieno mandato al sottosegretario per seguire gli sviluppi della vicenda e i lavori del tavolo, che si riunirà periodicamente per monitorare i vari step raggiunti e attivare, all’occorrenza, nuovi percorsi procedurali».
Si è riunito dunque nelle scorse ore il tavolo per discutere di qualità dell’aria e situazione ambientale nella Piana di Venafro. A convocarlo è stato il sottosegretario Roberto Di Baggio, delegato all’Ambiente dal presidente Toma. Presenti, oltre ai due rappresentanti dell’amministrazione regionale, anche il presidente della Provincia pentra e sindaco di Venafro Alfredo Ricci, i sindaci (o loro delegati) e consiglieri comunali di Montaquila, Pozzilli e Sesto Campano, il direttore generale Asrem Florenzano oltre ai responsabili tecnici dell’Arpa Molise e i capi dipartimento delle strutture regionali di Ambiente e direzione Salute.
Come da resoconto del sottosegretario Di Baggio, «dopo un primo, necessario monitoraggio della situazione attuale, con i risultati rappresentati dall’Arpa a seguito dei continui, ripetuti controlli che, purtroppo, riportano diversi sforamenti dei valori limite, nel corso della riunione sono state esposte le azioni che già sono state intraprese grazie ad un gruppo di lavoro tecnico istituito tra Arpa Molise, Isrpa ed Arpa Emilia Romagna, che sta delineando gli scenari futuri e il quadro delle azioni da avviare. Nel contempo, la struttura regionale ha esposto l’esame dei percorsi previsti dallo strumento normativo regionale Priamo. Proprio in tal senso è stata calendarizzato un piano di azione strategico per adottare, nei prossimi mesi, delle linee operative concrete per attenuare le criticità esistenti, lavorando in maniera congiunta e con una sinergia continua tra studio epidemiologico e approfondimento tecnico-scientifico».
A fine riunione, «compiaciuti per l’iniziativa i rappresentanti dei territori interessati dal comprensorio della piana di Venafro, fortemente preoccupati, i quali hanno apprezzato l’attenzione riposta dall’amministrazione regionale sulla problematica, che mina la serenità di tante famiglie che vi risiedono e tanti operatori che la frequentano».

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