Molto più movimentato del previsto il salvataggio della signora che soffriva di depressione martedì pomeriggio a Campomarino, in via Molise. Non l’aver convinto semplicemente la donna a desistere dal proposito di lanciarsi nel vuoto, ma proprio un plastico tuffo con cui sono state bloccate le gambe della donna prima che oltrepassasse la finestra e cadesse a terra con conseguenze irreparabili. Probabilmente a causa di un momentaneo stato di abbattimento psichico, la 49enne aveva deciso di porre fine alla sua esistenza e per farlo aveva scelto un modo tanto semplice da attuare, quanto letale. Si era posizionata in piedi sull’orlo di una finestra della sua abitazione, posta a circa cinque metri dal suolo, chiaramente intenzionata a lasciarsi cadere nel vuoto. Fortunatamente una segnalazione telefonica giunta sul numero di pronto intervento della Compagnia Carabinieri di Termoli, ha consentito di attivare i soccorsi del caso. Una pattuglia della Stazione di Campomarino, territorialmente competente, ha raggiunto fulmineamente l’abitazione della donna per fortuna prima che la malcapitata potesse attuare la sua scelta definitiva ed irreparabile. Prontamente, con la reattività necessaria ed appropriata all’intervento da eseguire, uno dei due carabinieri ha iniziato a parlare con la donna a distanza, mentre lei si trovava ancora in piedi sull’orlo della finestra, per distrarla dal suo insano proposito e per indurla ad uno stato d’animo più sereno e pacato. Ma soprattutto per consentire al collega di entrare nell’abitazione al fine di sottrarre la donna all’orribile destino che aveva deciso di abbracciare. Per fortuna il tono di voce e la franchezza degli argomenti scelti dal Carabiniere per intrattenere la donna, hanno sortito l’esito sperato. La donna ha tentennato prima di lanciarsi di sotto e la sua indecisione ha consentito all’altro Carabiniere di forzare con una spallata la porta di ingresso che era chiusa a chiave, e di soccorrere la malcapitata avvinghiandosi saldamente alla sue gambe, proprio qualche istante prima che lei potesse lanciarsi nel vuoto. Subito dopo il militare veniva raggiunto dal collega rimasto in strada con il quale riusciva poi definitivamente a trasportare la donna dal davanzale fino al pavimento della stanza, per metterla in posizione inoffensiva per se stessa e di sicurezza anche per i Carabinieri intervenuti. Dopo averla tratta in salvo, i due militari provvedevano a tranquillizzarla fino all’arrivo del personale medico del 118 che le prestava le prime cure, per poi trasportarla all’ospedale di Termoli per il successivo ricovero.

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