Franco Valente annuncia battaglia. Ieri il gip Messa ha respinto la richiesta formulata dall’avvocato Mario Valente, impedendo all’architetto venafrano di costituirsi come parte lesa nel procedimento che vede come indagati per l’appalto dell’auditorium l’ex sindaco di Isernia Gabriele Melogli, l’ex dirigente del quinto settore di palazzo San Francesco Giulio Castiello, il dirigente del settore Assetto del Territorio Agapito Di Lonardo, gli ingegneri Antonio Ricchiuti e Roberto Buccini, l’architetto Roberto Bucci e l’ingegnere Fabio De Santis. Ebbene, bisognava valutare la perizia del consulente incaricato dal gip, l’ingegnere Giovanni De Marinis di Cassino, il quale, però, ha chiesto al giudice altri 90 giorni per ultimare la relazione tecnica. Pertanto l’udienza è stata rinviata al prossimo 11 gennaio. Tuttavia ieri nella fase iniziale l’avvocato Mario Valente, in rappresentanza del padre, l’architetto Franco Valente, ha chiesto di poter fare costituire come parte lesa il proprio assistito, ipotizzando l’esistenza del reato di abuso d’ufficio. Il giudice ha deciso di respingere la richiesta, sostenendo che il reato contestato è la truffa aggravata ai danni dello Stato. Per questa ragione secondo il gip è lo Stato l’unica possibile parte offesa nell’eventuale processo. Una decisione non condivisa dall’architetto Valente il quale ora intende chiedere alla Procura Generale di Campobasso di avocare a se tutta l’inchiesta sull’auditorium, in base all’esposto denuncia presentato da oltre un anno. Come è noto per due volte l’architetto Valente si è opposto all’archiviazione e per due volte il gip di Isernia sollecitò il pm ad approfondire le indagini.

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