Secondo il Tar Molise Marcello Miniscalco è stato correttamente escluso dal listino di Paolo Frattura. Regolare, secondo il collegio di via San Giovanni che si è pronunciato sul suo ricorso, l’applicazione al suo caso (condanna definitiva per abuso d’ufficio e mancanza di riabilitazione) del decreto liste pulite. La norma, chiarisce il tribunale presieduto da Goffredo Zaccardi, non è retroattiva per i casi di patteggiamento – lo dice chiaramente il testo -, lo è invece in tutte le altre ipotesi. Il segretario regionale del Psi andrà al Consiglio di Stato e proporrà questione di legittimità costituzionale sul provvedimento. Condannato per abuso d’ufficio dopo una denuncia del ‘95 dell’allora Pds, la storia di Miniscalco potrebbbe diventare l’emblema delle elezioni molisane 2013. La sua confessione alla stampa – “quando ho saputo della cancellazione dal listino volevo farla finita – ha destato sensazione. Ieri l’ex sindaco di Molise Nicola Messere (dirigente del Pd) gli ha espresso solidarietà. “Solo chi ha fatto il sindaco in un piccolo paese sa che cosa significa. Spesso la voglia di vedere il proprio paese e i propri concittadini considerati al pari delle grandi città, nello scenario politico regionale, si scontra – ragiona Messere – con le difficoltà dovute anche alla carenza di organici, con le scarse dotazioni di mezzi per affrontare ogni singola situazione e con le denunce nei confronti di chi amministra, spesso non per grande attenzione da parte delle minoranze al buon andamento dell’amministrazione comunale, bensì per meri atavici dissapori familiari e non”. Riammesso alla competizione, invece, Antonio Izzi, escluso dalla lista dei socialisti in provincia di Isernia anche lui per incandidabilità (ma ha ottenuto sentenza di riabilitazione). Stamane tocca alla seconda infornata di esclusi dalle regionali del 24 e 25 febbraio. Al Tar depositeranno ricorso per Simone Cretella (estromesso dalla lista dei grillini a Campobasso) gli avvocati Nicola Scapillati e Andrea Latessa. Giuliano e Salvatore Di Pardo si occuperanno della lista dei Comunisti a Isernia e degli otto competitor di ‘Noi per il Molise’ che rischiano di restare fuori dalla gara. Camillo Colella (esclusa la lista proporzionale per contestazioni relative ad una ventina di firme, è stata annullata anche la presentazione del listino e della sua candidatura a presidente) e il Pdl (che in provincia di Isernia ha tre candidati su 4 jko a causa di gravi vizi nell’autentica dell’accettazione) si sono rivolti invece allo studio Colalillo. Insieme al prof stanno valutando l’opportunità e il contenuto delle loro istanze di riammissione su cui il Tar dovrà pronunciarsi entro tre giorni. Ancora una volta il destino della legislatura, in questo caso della undicesima che deve ancora iniziare, è nelle

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