Un presidio che ha portato davanti al Consiglio regionale del Molise l’emergenza lavoro. Circa 200 i manifestanti che hanno reclamato risposte concrete alle tante crisi aperte sul territorio. All’ingresso del palazzo anche il comitato impeachment che raccoglie le firme per chiedere le dimissioni del governatore Frattura. In Aula tentativi di mediazione fra centrodestra e centrosinistra con la proposta di un documento comune. Ma da Micone a Iorio le accuse alla maggioranza del governatore Frattura sono state pesanti. Il consigliere di Grande Sud ha chiesto le dimissioni dell’assessore al Lavoro Petraroia. L’ex presidente ha ribadito il dissenso dalla scelta di non finanziare più le partecipate e in generale le grandi aziende in difficoltà. Nel suo intervento spazio per Gam, Ittierre e Zuccherificio. Quanto alla filiera avicola ha chiesto di procedere subito al bando definitivo. Durante la pausa dei lavori un incontro con i sindacati. Che sono stati ascoltati dal presidente della giunta, da quello del Consiglio e da alcuni consiglieri. Poi però la politica ha detto loro: avrete risposte in Aula. In una nota la successiva dichiarazione di guerra di Cgil, Cisl e Uil: la seduta del Consiglio non ha prodotto alcuna soluzione né risposte. Non c’è volontà politica di cercarne, aggiungono le segreterie confederali che per questo annuncino una stagione di forte mobilitazione.

In Consiglio poi il governatore Frattura ha risposto alle accuse di sindacati e avversari rivendicando le scelte compiute. “Non ci faremo delegittimare, le somme di tirano a fine mandato”, ha detto.

La seduta si è chiusa con il voto congiunto di centrosinistra e 5 Stelle su un documento che prevede un confronto in commissione sulle tante vertenze di lavoro. Contrario il centrodestra con la sola astensione di Sabusco. In maggioranza, invece, si è astenuto Totaro.

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