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Il sindaco di Colletorto, Fausto Tosto, ha replicato al Presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, in merito all'occupazione simbolica del Consiglio regionale, prevista per lunedì mattina e relativa alla mancata proroga dello stato di criticità. “I problemi non si risolvono con atteggiamenti quasi minacciosi e con lo scontro – ha affermato Tosto – ma con il dialogo e con il confronto. La nostra protesta e il nostro senso di responsabilità di amministratori puntano solo a sensibilizzare le istituzioni a vari livelli e ad ascoltare la voce di chi ogni giorno vive tra la propria gente e tutti i giorni deve dare risposte precise. Il nostro obiettivo è quello di ridare dignità alla nostra gente e soprattutto di far rientrare i nostri concittadini nelle proprie abitazioni.

“Noi sindaci – ha aggiunto – stiamo vivendo uno stato di cose che non ci consente più di andare avanti, siamo di fronte a problematiche legate allo stato di criticità, annunciato, confermato, ritenuto imminente, ma mai arrivato. Se questa situazione non si sblocca, saremo costretti a portare avanti azioni ancora più eclatanti, per cui credo che da parte del presidente Pietracupa debba esserci una presa di coscienza di tutto questo e il ruolo che ricopre non deve negare, ma incoraggiarci per una situazione diventata drammatica e priva di risposte concrete”.

“Ecco l'esempio del mio Comune, Colletorto. Negli ultimi anni per la ricostruzione il mio paese contava impegnate oltre 10 imprese con circa 100 dipendenti. Vedeva impegnati oltre 50 – 60 persone come lavoratori cottimisti, circa 10 imprese specializzate nell'impiantistica. Vedeva in ottima attività oltre 4 fornitori della zona, fiorenti tutte le imprese che forniscono calcestruzzo. Vedeva insomma un'economia che respirava, consentendo, di fatto, al paese e al territorio di vivere ed essere presenti. Tutto questo avveniva mediamente ed annualmente quando la ricostruzione aveva tutti gli strumenti per operare. Da circa tre mesi – ha continuato – tutto questo si è bloccato drasticamente. Non solo non si ha la possibilità di proseguire, ma oggi si sono bloccati per le imprese che hanno lavorato negli ultimi sei mesi tutti gli stati di avanzamento, con tutte le conseguenze che ne derivano e che sappiamo, un esempio per tutti il mancato pagamento degli stipendi agli operai e potrei continuare. Per tutte queste ragioni – ha concluso Tosto – come sindaco, ma soprattutto come cittadino terremotato, mi sento di confermare la nostra azione di protesta, ovviamente pacifica, che porteremo avanti martedì mattina, in Consiglio regionale”.

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