«Vi dico subito che guardando la situazione attuale e a quello che sta succedendo, nel giro di alcuni mesi questo governo finirà», lo ha detto il Cavaliere chiedendo ai suoi di essere pronti. Anche per questo ha fatto distribuire a tutti il distintivo di Forza Italia.
Ieri Silvio Berlusconi ha riunito il partito nell’auletta dei gruppi di Montecitorio per la prima assemblea allargata del nuovo corso azzurro.
Dal Molise lo hanno raggiunto Annaelsa Tartaglione, Aldo Patriciello, il governatore Donato Toma, gli assessori Nicola Cavaliere e Roberto Di Baggio e il consigliere Nico Romagnuolo.
«Bisogna indossarla con orgoglio – ha detto riferendosi alla spilletta di Forza Italia – ritengo che questo incontro sia il punto di partenza per il nostro futuro: dobbiamo realizzarlo con una forma di democrazia di base. Forza Italia rappresenta la parte migliore degli italiani: la sinistra è legata ai vecchi disegni del secolo scorso, i populisti sospinti dall’invidia e dall’odio sociale non sono in grado di governare».
Poi ha ribadito che gli azzurri resteranno saldamente all’opposizione, anche perché «questo governo non è il governo scelto dagli italiani, non è il governo dei vincitori delle elezioni. La Lega e il Movimento Cinque Stelle hanno ottenuto un ottimo risultato elettorale, ma non l’hanno ottenuto insieme. Non l’hanno ottenuto su una proposta di governo, su un unico programma, su un’alleanza consolidata. Lo hanno ottenuto con programmi e schieramenti diversi, opposti, alternativi. Non sono una maggioranza, sono “due minoranze” che si sono unite senza passare dalle urne. Sono due idee opposte del futuro dell’Italia. Per governare bisogna avere un’idea chiara di dove si vuole andare, non basta dire che fino ad oggi si è seguita la strada sbagliata».
Poi si è rivolto a Salvini, perché modifichi il dl Dignità: «Spero ancora che la Lega ci aiuti, anzi rivolgiamo un accorato appello a Salvini per bloccare queste norme, in nome delle aziende, dei produttori, dei lavoratori, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, che non hanno davvero bisogno di altre difficoltà da aggiungere alle tante con cui combattono ogni giorno».
L’ex premier ha citato anche il Molise: «Abbiamo conquistato moltissimi Comuni, città importanti, e da ultimo la Regione Molise, della quale è presente oggi, tra gli altri, il presidente Toma, al quale rivolgo un affettuoso saluto e un sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro che sta svolgendo».
Il Cavaliere dopo la riunione si è fermato negli uffici della vicepresidente della Camera Mara Carfagna. All’incontro oltre ai fedelissimi come Licia Ronzulli e Sestino Giacomoni erano presenti Antonio Tajani, le due capigruppo Bernini e Gelmini, Giorgio Mule’ e poi una serie di parlamentari tra cui Marta Fascina, Simone Baldelli, Stefania Prestigiacomo, Valentina Aprea, Annaelsa Tartaglione, Gregorio Fontana.

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