Ospitare i Giochi del 2018: è uno degli obiettivi più prestigiosi che l’Università del Molise si pone e punta a raggiungere.
La candidatura, avanzata di concerto con la Regione, ha avuto menzioni importanti nell’intervento del governatore Frattura e nella relazione del rettore Palmieri durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, venerdì scorso alla presenza del presidente della Corte Costituzionale Grossi.
È stato costituito ieri il Comitato organizzativo. E vista l’importanza che i Giochi universitari rivestono per l’Ateneo, Unimol si è affidata all’esperienza. Con decreto del rettore, infatti, l’ex questore di Campobasso Raffaele Pagano è stato nominato presidente del Comitato costituito da Unimol, d’intesa con il Cus Molise. L’incarico sarà svolto a titolo gratuito, precisa la nota di via de Sanctis.
A capo della polizia della provincia di Campobasso fino al 30 settembre, il 1 ottobre Pagano è andato in pensione dopo 45 anni passati al servizio dell’amministrazione del ministero dell’Interno. Ma non lascia il Molise, l’Università ha deciso di affidarsi ancora al suo efficace modo di interpretare le istituzioni. «L’autorevolezza e l’esperienza del dottor Pagano, che ringrazio per la disponibilità manifestata, costituiscono valore aggiunto per la riuscita di questa importante manifestazione», ha dichiarato il prof Gianmaria Palmieri al momento della firma del decreto di nomina.
«Sono soddisfatto ed emozionato per questo incarico che svolgerò con la stessa passione, la stessa abnegazione e la stessa tenacia con cui ho guidato fino a qualche giorno fa la questura di Campobasso», ha detto Pagano a Primo Piano Molise. «Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine al magnifico rettore Palmieri dell’Università del Molise per aver riposto fiducia in me. Fiducia che ricambierò con un impegno costante nell’interesse del Molise, degli studenti dell’Unimol e più in generale di tutti gli studenti molisani. Credo nello sport quale elemento di aggregazione ed educativo. Lo sport insegna il rispetto delle regole, insegna a vivere. La competitività, i sacrifici, le sfide: sono elementi che inducono fin in tenera età a comprendere come nulla è dovuto e le vittorie vanno meritate. Accetto questa ulteriore sfida con vivo interesse e consapevole della responsabilità che mi attende. Lo faccio – ha concluso – da orgoglioso ospite di questa straordinaria terra che continua a regalarmi immense soddisfazioni».

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