Migliaia di persone hanno ‘invaso’ ieri Castel del Giudice per essere protagonisti della prima ‘Festa della Mela’. Un progetto innovativo e lungimirante che testimonia, ancora una volta, che Molise custodisce ricchezze enormi, che vanno potenziate e rilanciate per dare un contributo fondamentale alla crescita dell’economia.
Una scommessa per il sindaco del paese Lino Gentile che, ormai da anni, lavora insieme alla sua amministrazione per valorizzare le peculiarità che caratterizzano il territorio, puntando su tradizione e innovazione: un binomio che, anche in questo caso, si è rivelato vincente.
«Il successo della giornata – ha sottolineato Gentile – è andato oltre le aspettative. Questo significa c’è davvero attenzione rispetto ai temi che riguardano lo sviluppo del territorio. Siamo molto soddisfatti del confronto sui temi inerenti la biodiversità, ma anche per le presenze che si sono registrate. Ciò conferma che c’è davvero voglia di prodotti autentici. E che è possibile creare sviluppo attraverso il recupero della vocazione agricola del territorio, puntando sulla differenziazione delle produzioni e conferendo loro il valore aggiunto dato dall’identità ambientale e culturale locale. I fatti ci danno ragione – ha concluso Gentile -. Per questo dobbiamo guardare al futuro con rinnovato entusiasmo, senza abbandonarci al vittimismo rinunciatario».
È stata davvero la festa dei colori e dei profumi, quella che ieri ha animato il piccolo borgo della provincia di Isernia, grazie anche alla bella giornata di sole. L’evento ha avuto inizio presso l’azienda agricola Melise per l’inaugurazione del Giardino delle Mele Antiche, un’arca di Noè delle mele, dove sono state piantate circa 50 varietà autoctone, ricreando così un’oasi di biodiversità. Subito dopo nella piazza principale del paese ha aperto il Mercatino dei prodotti biologici e locali, all’interno del quale i visitatori hanno potuto trovare tante prelibatezze del territorio, dalle farine nate da grani antichi al miele, dall’olio ai formaggi, e poi ortaggi, frutti, legumi, cibi coltivati nel rispetto della terra.
Spazio anche per il confronto: il “Ruolo della biodiversità agricola nelle aree interne” è stato il tema al centro del convegno che si è tenuto nella sala convegni dell’albergo diffuso ‘Borgotufi’. Al tavolo dei relatori il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, l’agronomo Michele Tanno, presidente dell’associazione Arca Sannita, il quale si è occupato del recupero delle mele autoctone del Giardino delle Mele Antiche, Paolo Di Luzio, presidente Aiab Molise (Associazione italiana agricoltura biologica), Mario Di Lorenzo, direttore del Gal Alto Molise, il quale parlerà di biodiversità agricola nel Piano di sviluppo locale, misura del Psr, il professore dell’Università del Molise Angelo Belliggiano e Stefano Raimondi, coordinatore Ufficio ambiente e biodiversità di Legambiente, che si è soffermato sull’importanza della tutela della biodiversità nella green economy. Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Andrea Di Lucente. Poi, in piazza l’apertura degli stand gastronomici per degustare piatti a base di mele e della tradizione locale. La giornata è proseguita con i laboratori a cura del circolo Legambiente di Castel del Giudice e dell’associazione Vivere con Cura di Capracotta, dove sono state preparate ricette con le mele, confetture e frittelle.
Una giornata dove non sono mancati allegria e divertimento, grazie anche alla buona musica proposta dalla Bukurosh Balkan Orchestra, marching band molisana di 9 elementi.

Deb.Div.

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