C’è chi protesta per i costi, chi per l’utilizzo dei nuovi parchimetri e chi vuole sapere se ci sarà attenzione per i disabili e le donne in dolce attesa. Tanti i malumori a Isernia legati all’attivazione del servizio dei parcheggi a pagamento entrati in funzione da qualche giorno.
Un tema che anima il dibattito ormai da mesi e le polemiche si moltiplicano da parte degli automobilisti. Malumori sono legati ad esempio alla mancata possibilità di ottenere un frazionamento della tariffa in base al tempo effettivo di sosta, attraverso l’utilizzo delle monete.
Il costo orario del parcheggio a pagamento e, come noto, di 80 centesimi. Più volte l’amministrazione ha ribadito che tra i vantaggi previsti c’è il ‘biglietto cortesia’ per coloro che parcheggiano l’auto per soli 10 minuti e, in tal caso possono – anche se solo una volta al giorno – munirsi del ticket sarà a titolo gratuito. Il servizio, inoltre, consente di pagare con le colonnine parchimetri di nuova generazione, anche con la carta di credito, il Telepass e una app sugli smartphone che calcola il prezzo del biglietto in maniera puntuale, segnando il tempo effettivo al minuto.
Una scelta che, però non è stata del tutto condivisa. Visto che da più parti si chiede di rivedere l’accordo consentendo il frazionamento anche con il contante.
Problemi poi anche per l’utilizzo dei nuovi parchimetri. A differenza di quanto accadeva con i precedenti, è necessario inserire il numero di targa. Sta però generando confusione il fatto che sul dispositivo viene in realtà chiesto di digitare anche solo tre numeri, mentre c’è chi sostiene che non sia sufficiente. E ancora. Chiedono risposte anche i familiari dei disabili. In passato era consentita la sosta gratuita negli stalli blu. Ma, attualmente, nel nuovo accordo non si fa cenno a tale possibilità. Nei giorni scorsi la questione è stata sollevata dalla consigliera comunale e regionale Filomena Calenda, che ha chiesto chiarimenti su tale aspetto al sindaco Giacomo d’Apollonio. Risposte che prima ancora, circa un mese fa, erano state chieste dagli esponenti di Casapound durante una riunione a Palazzo San Francesco. In quel caso, il primo cittadino aveva assicurato che, in merito, si sarebbe confrontato con la ditta. E infine restano le proteste dei commercianti, in special modo quelli di via XXIV Maggio «Ringraziamo il sindaco e tutto il sistema per aver generato ulteriormente deserto nella città – ha dichiarato nei giorni scorsi un’imprenditrice –. E per fortuna che proprio lui ci diceva che le attività ne avrebbero giovato, grazie ai parcheggi a pagamento di soli 80 centesimi all’ora. Nella zona di via XXIV Maggio ci restano solo parcheggi blu perché i parcheggi bianchi restano oramai di proprietà delle Poste. In tanti anni di professione non abbiamo mai visto così vuoto il parcheggio della Provincia».

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