Dal 2010 al 2012 non erano state presentate le dichiarazioni per Iva ed imposte dirette, sottraendo all’erario ricavi per circa nove milione di euro.

Al termine di una complessa attività investigativa, i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso hanno pizzicato un’azienda di commercializzazione di auto.

Le attività di verifica hanno interessato varie annualità e sono state supportate da molteplici riscontri sia sul territorio, con riferimento alle transazioni commerciali realizzate nel tempo, sia sulla documentazione contabile acquisita nel corso dell’ispezione.

Il responsabile è stato denunciato per omessa dichiarazione, reato che prevete anche il carcere. Nello specifico, i finanzieri hanno riscontrato la cosiddetta ‘frode carosello’, che caratterizza il settore. Questo sistema coinvolge almeno tre soggetti, di cui uno residente in un altro paese della Ue.  Tra i due soggetti, infatti, si interpone una società ‘cartiera’ (una scatola vuota priva di sede e gestione amministrativa) che acquista gli automezzi senza pagare l’Iva in virtù del regime normativo negli scambi intracomunitar e rivende poi con Iva l’autovettura al reale acquirente che beneficia del credito d’imposta.

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