Piazza Grande per Zingaretti, Piazza Grande per Durante. Campeggiano sulla scrivania e per Michele Durante azzerano gli equivoci: «Io ho ricevuto dal comitato Zingaretti l’assegnazione dei simboli. Perché sia chiaro chi sostiene chi». Con Facciolla che appoggia il governatore del Lazio, ci sono supporter di Martina e Giachetti: «La chiarezza del prima porta ai risultati del dopo».
L’accusa più pesante al capogruppo dem è il presunto appoggio del governatore Toma. «Mi hanno riferito che in Consiglio avrebbe fatto gli auguri a Facciolla per la corsa a segretario del Pd e avrebbe aggiunto: ti do una mano. A Toma chiedo se è vero, se non lo è smentisca e al contrario invece chieda scusa e si occupi del centrodestra». Dieci giorni al voto del 3 marzo, il clima è abbastanza velenoso.
L’obiettivo del presidente del Consiglio comunale di Campobasso è rinnovare senza rottamare e ricreare empatia fra il Pd e il suo elettorato, fra il Pd e un centrosinistra più largo, aperto ai civici. La sua piattaforma parla di «sanità capace di rispondere ai bisogni di tutti, tutela ed economia ambientale, equità sociale». Tra i 60 candidati, medici, insegnanti, «persone che sono orgoglioso di rappresentare. Stanno sostenendo la candidatura più scomoda, porto avanti principi a cui non derogo». Con lui, elenca, i segretari cittadini di Campobasso, Isernia e Termoli. «E non ci sono candidati che chiedono di essere cancellati», spiega riferendosi a Vertolo (vedi articolo in pagina).
Con Durante sono candidati anche Ruta, Nagni, Venittelli. Di Ruta in particolare gli chiedono i giornalisti. «Mi ha proposto di candidarmi e io sono orgoglioso del suo sostegno. Come gli altri concorre per l’assemblea e non per posizioni di potere o di governo. Le persone come lui con esperienza sono utili, avranno un segretario. I molisani possono anche decidere che sia Durante».
A Campobasso la partita è doppia e Durante la gioca sui due fronti. Ora il Pd, poi le amministrative. Se diventa segretario, primarie per il sindaco: per lui sono un «passaggio fondamentale». E poi c’è l’apertura al movimento ‘Io amo Campobasso’, manifesto degli intellettuali che ha raccolto centinaia di adesioni e mette insieme pezzi di sinistra che non si riconoscono nell’attuale classe di governo della città. L’appello al voto, per primarie che sono aperte ai non iscritti, sembra rivolto anche a loro. «I movimenti civici sono espressione di libertà, io stesso ne sono rappresentante. Da presidente del Consiglio comunale ho detto che quando i cittadini criticano, noi amministratori dobbiamo ammettere gli errori e chiedere scusa. Che sono felice si sia deciso di superare lo schermo dell’iPhone e mettersi in gioco in prima persona. Da cittadino e presidente del Consiglio comunale – prosegue Durante – in quel movimento ho tantissimi amici, ne conosco il percorso. Da segretario del Pd saranno i miei interlocutori principali con pari dignità».
r.i.

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