«Per dire che non ero d’accordo a stringere ancora la cinghia, mi sono tolto la cinta dei pantaloni! Come Kruscev con la scarpa, ricordate?».
Non nasconde un po’ di sorpresa il governatore Donato Toma per gli auguri a Facciolla in Aula. La frase è diventata un caso politico. «Allora, discutevamo di regionalismo differenziato e il consigliere Facciolla ha espresso concetti che mi vedono d’accordo. In questo senso, ironicamente e per questo ho citato la cinta, gli ho fatto gli auguri per la corsa a segretario. Per dire: allora saremmo in due a fare la stessa battaglia. Se gli ho detto che gli avrei dato una mano, onestamente, non lo ricordo. Ma io non c’entro nulla col Pd e le loro primarie. Non sono d’accordo nemmeno a fare le nostre nel centrodestra…».
Dunque, un fraintendimento, «una sciocchezza» che però ha avvelenato il clima interno ai dem. Sospetti di inquinamento delle primarie, retropensieri… «Guardi, se è così mi spiace per Facciolla, che stimo come stimo Durante e su Buono non dico nulla solo perché non lo conosco. A questo punto, faccio gli auguri a tutti e tre. E vinca… il peggiore! Perché se vince il migliore per noi non mica va bene…».

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