Casapound e Forza Nuova scompaiono dai social durante il dibattito sulla fiducia al governo Conte. Instagram e Facebook hanno infatti bloccato ieri pomeriggio numerosi account dei profili ufficiali dei movimenti di estrema destra e di molti responsabili nazionali, locali e provinciali, tra cui quelli di Simone Di Stefano e Roberto Fiore. Restano, invece, consultabili i profili su Twitter.
«Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia. Gli account che abbiamo rimosso oggi violano questa policy e non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram», ha detto all’Ansa un portavoce di Fb.
«Ci cancellano perché eravamo in piazza contro il governo – la reazione di Casapound – Siamo di fronte ad un attacco discriminatorio dal parte dei colossi del web».
Oscurati anche i profili di responsabili molisani. È accaduto al coordinatore regionale di Cpi Agostino Di Giacomo. Nessun avviso, ha spiegato, «all’improvviso Fb mi ha sputato fuori rinviandomi alla home. Pensavo fosse un bug, invece su due profili era impossibile accedere. Confrontandomi con altri dirigenti, ho capito che stava succedendo un po’ a tutti». In particolare, sono stati eliminati i profili di chi aveva accesso alle pagine del movimento e le pagine di Casapound Isernia e del Blocco studentesco.
«Anni e anni di social persi. Che se pure è una cosa di secondaria importanza, comunque contenevano foto e post di affetti. Stiamo cercando di capire se sarà possibile recuperare le pagine o i profili. Questa mannaia per noi – ha concluso Di Giacomo – non è altro l’ennesimo tentativo di ostacolare i portatori di idee alternative e non omologate al pensiero dominante».

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