L’arrivo in Molise, dopo un altro viaggio estenuante. Hanno toccato davvero la terraferma ieri mattina i 171 migranti, provenienti per la maggior parte dalla Tunisia, che sono ospiti dei centri di Campomarino, Campolieto e Isernia. Una giornata caldissima, fin dalle prime ore del mattino, ha accolto il loro arrivo nell’area antistante lo stadio Selvapiana, assieme ad un massiccio spiegamento di forze, al personale della Protezione Civile e a quello sanitario. Anche il prefetto Federico ha raggiunto l’area. I migranti, come è ormai noto, sono stati sottoposti, al loro arrivo all’hotspot di Lampedusa, al test sierologico che ha dato esito negativo ma come lo stesso governatore Toma ha spiegato nell’imminenza della notizia del loro trasferimento, si procede con i tamponi molecolari il cui esito è atteso per oggi. «L’Asrem è già in possesso delle schede mediche e sono stati effettuati i sopralluoghi nelle strutture per verificare anche come organizzare la quarantena» ha spiegato il presidente Toma che ieri ha presieduto una veloce riunione della Stato-Regioni. I migranti dovranno osservare il canonico periodo di isolamento che sarà monitorato dalla Prefettura. Sul fronte operativo, nonostante i tempi ristretti, la Regione non si è fatta trovare impreparata. Su quello istituzionale, invece, nessun cenno di risposta alle istanze del presidente Toma che ha scritto al premier Conte e ai ministri Lamorgese e Speranza chiedendo loro di rivedere la decisione di trasferire i 171 cittadini tunisini, fra i quali anche alcuni bambini, in Molise stante le difficoltà legate alle strutture di accoglienza e all’emergenza sanitaria che fa registrare costanti anche se contenuti aumenti nei casi di contagio legati a tre cluster d’importazione.

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