Mentre i segnali positivi – su Rt e incidenza – tendono a consolidarsi, c’è un dato che fa dire al capo della Prevenzione del ministero della Salute Rezza: non va bene. È il dato sulla mortalità. Ieri in Italia i decessi erano 785,7 quelli conteggiati invece in Molise dal bollettino Asrem.
Si tratta di un dato che in regione, dall’inizio della seconda ondata, ha mostrato da subito il suo impatto pesante. Nel monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe – consultabile sul portale Gimbe alla sezione coronavirus – il Molise è secondo in Italia (insieme alla Provincia di Trento) per tasso di letalità: 2.1%, davanti c’è solo la Valle d’Aosta col 3%.
La curva dei decessi, spiegano gli esperti di Gimbe, «è ancora in crescita, con un +17,1% rispetto alla settimana precedente. L’effetto delle misure restrittive, infatti, riduce prima gli indici di contagio (Rt, incremento percentuale dei casi), poi i ricoveri e le terapie intensive, e solo da ultimo i decessi. Anche per quanto riguarda i decessi la situazione è diversificata sul territorio nazionale e il tasso di letalità (ovvero la proporzione di deceduti positivi al Sars-Cov2 sul totale dei casi confermati di coronavirus, calcolato dal 1° settembre 2020) presenta numerose variabilità regionali».

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