La Procura di Larino non ha ancora sciolto la riserva al legale della famiglia di Giovanni Criscuolo, sulla data di conferimento dell’incarico al consulente medico-legale per l’effettuazione dell’autopsia sulla salma del 46enne, deceduto poco dopo l’investimento subito a opera del pullman dell’Acapt, nella giornata di venerdì scorso, nel primo pomeriggio. Intanto la famiglia ha lanciato un appello su Facebook. L’avvocato Mario Bellotti, designato dai familiari della vittima di questo incidente, si è recato ieri al tribunale frentano cercando di acquisire ulteriori notizie. Al momento il corpo senza vita di “Gianni”, così veniva chiamato in paese e in famiglia, è custodito nella cella frigorifera dell’obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Secondo le informazioni raccolte sul posto, il 46enne è inciampato mentre usciva dall’area del terminal bus di via Martiri della Resistenza ed è finito sotto le ruote dell’autobus. Tuttavia, proprio dai familiari più stretti ieri mattina è stato diffuso un appello sui social: «Se c’è qualcuno che ha assistito all’incidente avvenuto il 16 settembre, contatti l’avvocato Mario Bellotti per far avere informazioni alla famiglia. Grazie». L’appello mira ad acquisire testimonianze utile all’inchiesta sull’incidente mortale, anche per chiarire tutti i dubbi legati alla dinamica dell’investimento.

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