Il dibattito sulle energie rinnovabili, soprattutto eolico e fotovoltaico, ormai è di frequenza e assiduità quotidiana. Sulla scorta della pubblicazione fatta da Primo Piano Molise, la Coldiretti Molise aveva mostrato profonda preoccupazione per il proliferare delle proposte di insediamento dei parchi energetici nel basso Molise, nella circostanza sulla domanda della wpd Italia, che aveva individuato un sito tra Larino e San Martino in Pensilis. Ora, a distanza di alcuni giorni, è la ditta proponente a rompere gli indugi. «Comprendiamo le preoccupazioni di Coldiretti Molise circa la sottrazione di territori all’agricoltura, ma dobbiamo anche dire che sono infondate». Mauro Ferrari, managing director di wpd Italia, interviene sulle dichiarazioni di Coldiretti Molise secondo cui il parco eolico di Larino e San Martino in Pensilis sottrarrebbe territorio in maniera indiscriminata alle coltivazioni agricole. «Non c’è nessuna polemica con Coldiretti, ma è importante capire che le energie rinnovabili sono il primo alleato dell’ambiente, e quindi dell’agricoltura, contro i suoi più grandi nemici: inquinamento atmosferico e cambiamento climatico, con tutte le loro nefaste conseguenze». «Inoltre – aggiunge Ferrari – vorrei entrare nel merito delle obiezioni sollevate da Coldiretti Molise. In questo caso specifico non si può affatto parlare di sottrazione indiscriminata di territorio. Appare a questo punto opportuno evidenziare che, se l’impianto di Larino e San Martino in Pensilis venisse realizzato, questo occuperebbe in totale soli 5 ettari di suolo (ovviamente non contigui), ovvero lo 0.002% della superficie agricola totale del Molise. Non solo: un impianto eolico ha una vita di circa 20-30 anni al termine dei quali i territori vengono riportati alle loro condizioni originarie, e, nel caso, destinati di nuovo a coltivazione agricola. Va detto anche che il nostro progetto porta con sé una serie di proposte di compensazione ambientale, caratteristica questa comune a tutti i progetti di wpd, che della corretta integrazione nel territorio fa un punto di forza. Infatti, operiamo in tutto il mondo da oltre 25 anni nel settore delle rinnovabili con l’idea di creare valore condiviso. E anche in Italia il nostro approccio si basa sul rispetto e la valorizzazione dei territori. Per l’impianto di Larino e San Martino in Pensilis, nello specifico, abbiamo presentato alcune proposte quali: la valorizzazione dell’area Sic del torrente Cigno, la tutela del bosco di Tinassi, la creazione di aree verdi o, ancora, la valorizzazione delle coltivazioni biologiche e del girasole. Infine, grazie alla partnership con una startup agri-tech che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api stiamo inserendo nelle vicinanze di tutti i nostri impianti le oasi della biodiversità, ossia un progetto di tutela delle api grazie alla realizzazione di apiari di idonee dimensioni unita alla piantumazione di piante mellifere coerenti con le essenze specifiche della zona territoriale. Il progetto avrà molteplici risvolti positivi dal punto di vista ambientale e territoriale, contribuendo anche in maniera specifica alla riduzione annuale di CO2».

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