Sono trascorsi 2 anni e mezzo dalla morte della 43enne Patrizia Di Stefano, la donna che venne trovata senza vita nell’abitazione in cui si era trasferita da poco, in affitto, in via Aquila, ad alcuni giorni dal decesso. Lei, vastese, perse la vita a causa dell’assunzione di alcune sostanze, come emerse dall’autopsia condotta su incarico della Procura di Larino dal medico legale Luigi Cipolloni. L’inchiesta si è indirizzata su del metadone, di cui fu rinvenuta una boccetta e dagli accertamenti è stato possibili risalire a chi gliel’avesse fornito, un 53enne siciliano, con cui era stata vista tempo prima. Il gip del Tribunale di Larino ha così accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla stessa Procura, fissando l’inizio del processo al 22 maggio, dopo un rinvio dovuto a un difetto di notifica. L’imputato dovrà rispondere di “Morte o lesioni come conseguenza di altro delitto”.

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