Si avvicina la campagna elettorale e si infiamma l’atmosfera a Montenero di Bisaccia. Nessun riferimento politico, ma soltanto temporale, memori di cosa accadde nella primavera 2015, quando ci furono i primi gesti intimidatori. Su quanto avvenuto domenica scorsa. Atto vandalico e forse intimidatorio nei confronti di Nicolino D’Ascanio, che è stato assessore alla Regione Molise, presidente della Provincia di Campobasso, sindaco di Montenero di Bisaccia e attualmente è consigliere comunale di minoranza nella stessa Montenero. Intorno, alle 19 ignoti hanno appiccato il fuoco all’auto del figlio che si trovava a pochi metri dalla loro abitazione. «Da tempo – riferisce D’Ascanio all’Ansa – siamo oggetto di minacce, violazione di privacy e stalking. Abbiamo depositato una denuncia in questura segnalando le persone che riteniamo sospette». La famiglia era in casa. Si sono accorti che l’auto del figlio di D’Ascanio era avvolta dalle fiamme e hanno chiamato i Vigili del fuoco. Dalle immagini delle telecamere del circuito di videosorveglianza privato hanno visto che la vettura stava bruciando già da qualche minuto. Soprattutto, nelle immagini si nota una sagoma che si allontana dalla macchina. Hanno presentato denuncia ai Carabinieri a cui hanno prodotto non solo il video ma anche altra documentazione. Tra atto vandalico e tentativo di intimidazione, l’ex presidente della Provincia propende per la seconda ipotesi. In Questura aveva già denunciato in precedenza per fatti che ritiene connessi. In Questura aveva già denunciato in precedenza fatti che ritiene connessi. Ora indagano gli ufficiali di Pg sia dei Vigili del fuoco che dei Carabinieri. Inoltre, il rogo ha interessato di riflesso il tubo del gas metano, costringendo i tecnici a operare d’urgenza per rimettere a posto tutto. Immediati gli attestati di solidarietà, dal circolo dem di Termoli e da Aida Romagnuolo. Per la Romagnuolo: «La mia personale solidarietà a Nicola D’Ascanio, per il vile atto intimidatorio inferto all’auto del figlio quale segnale tangibile di stampo mafioso. Ormai, anche il Molise è sempre più oggetto di trame malavitose, nonostante l’incisiva e costante presenza delle nostre forze dell’ordine sul territorio molisano, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza. L’aver bruciato l’auto a D’Ascanio, dimostra come ormai la sicurezza nel Molise è sempre più messa in discussione, dimostra tutta la sua fragilità, anche perché ormai non sono pochi coloro che provenienti dalle Regioni vicine fanno uso della violenza per accaparrarsi il territorio. A lui Nicola e, a tutta la sua famiglia, la mia vicinanza e la mia sincera amicizia». Il Circolo Pd di Termoli esprime solidarietà a Nicolino D’Ascanio, vittima di una grave intimidazione, condotta con modalità che non appartengono alla storia politica dei nostri territori. «Auspichiamo che le indagini si muovano a tutto campo e si faccia piena luce su questa incresciosa e sconcertante vicenda.

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