Il contagio cala nel basso Molise, ma sono stati 3 i decessi, due fuori regione. Il primo relativo al 29 marzo, nel reparto di Malattie infettive del Cardarelli, riguarda una 85enne di Santa Croce di Magliano. In serata c’è stata la notizia di una 41enne di San Martino in Pensilis, deceduta a Roma, al policlinico di Tor Vergata, dov’era ricoverata per altri motivi e lì è stata contagiata, purtroppo fatalmente. Infine, la notizia della storica bidella di San Giuliano di Puglia, Giuseppina Barbieri. Era riuscita a sopravvivere al sisma del 31 ottobre 2002, estratta viva dalle macerie della scuola Jovine, il Covid però l’ha sconfitta. Ennesimo dramma per la comunità di San Giuliano di Puglia, che ha visto spegnersi all’ospedale di Cerignola la storica bidella Giuseppina Barbieri, spirata a 64 anni. A renderlo noto il sindaco Giuseppe Ferrante. «Purtroppo questo maledetto Virus ci ha portato via poco fa un pezzo importante della nostra Comunità! Cara Giuseppina tu che hai cresciuto generazioni di bambini, compreso me, in quella scuola dove purtroppo anche tu sei rimasta sepolta e da dove sei ripartita con la tua grande forza che ti contraddistingueva! Ora proteggi i nostri piccoli angeli anche lassù come solo tu sapevi fare. Che la terra ti sia lieve». A ricordarla anche l’ex sindaco Luigi Barbieri. «Tutta la comunità di San Giuliano di Puglia piange Giuseppina Barbieri, la bidella (come tutti la chiamiamo) della scuola elementare del nostro paese, da oltre 35 anni. Tutti ricorderanno la figura di Giuseppina, il suo attaccamento al lavoro e la sua cura verso tutti i bambini – me compreso -che hanno frequentato le scuole elementari di San Giuliano di Puglia. Io, invece, voglio riportarvi un aneddoto vissuto durante il mio mandato di Sindaco (che non ho mai raccontato) che meglio di ogni altra descrizione può far capire, soprattutto a chi non l’ha conosciuta o non l’ha frequentata, il valore di Giuseppina. Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, conferì a Giuseppina Barbieri, collaboratrice scolastica, la Medaglia d’argento al merito civile con la seguente motivazione: «In occasione di un violento e disastroso terremoto che causava il crollo di un edificio scolastico, estratta dalle macerie, rifiutava il ricovero in Ospedale, rimanendo sul luogo del disastro per fornire ai soccorritori elementi utili alla rapida localizzazione delle classi ed al recupero delle persone rimaste intrappolate. Splendido esempio di elevato senso altruistico e spirito di servizio. 31 ottobre 2002 – San Giuliano di Puglia». Quando il 31 ottobre 2010 fu organizzata, a San Giuliano di Puglia, la cerimonia di consegna delle onorificenze (ai genitori delle vittime – le medaglie d’oro – e a due maestre e due bidelle sopravvissute al crollo – le medaglie d’argento) Giuseppina non volle presenziare al ritiro. Nei giorni precedenti, con grande insistenza da parte mia, cercavo di convincere Giuseppina a partecipare alla cerimonia tentando di farle comprendere l’onore e il merito che il Presidente della Repubblica le aveva voluto rivolgere con il conferimento della Medaglia e che il mancato ritiro avrebbe potuto rappresentare un’offesa o un disprezzo nei confronti della più alta carica dello Stato. Nonostante le mie grandi pressioni, non sono riuscito a convincerla e mi sono dovuto arrendere di fronte alla sua risposta definitiva: “Perché cosa ho fatto per meritare la medaglia ?” Che la terra ti sia lieve, Giuseppina. Non ti dimenticheremo mai».

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