Dei tre poli industriali che occupano buona parte dei dipendenti del basso Molise, Termoli, Sevel e San Salvo forse a stare peggio, anzi senza forse, è proprio la componente delle maestranze di contrada Piana Sant’Angelo, che tra Pilkington e Denso, due storici insediamenti industriali, per fare un paragone, avevano un impatto occupazionale simile, se non superiore alla realtà Fca adriatica, specie la Pilkington. Centinaia di lavoratori che vedono obnubilarsi le proprie prospettive. A lanciare l’allarme, per due volte in poche ore, è stata la sindaca sansalvese Tiziana Magnacca. «La sorte di uno degli stabilimenti più grandi d’Abruzzo, così come quella di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, non può divenire l’occasione per fare bagarre politica. Su questo punto credo che si debba essere tutti d’accordo. Ma per qualcuno, a quanto pare, non è così e pur di ritagliarsi uno spazio di visibilità non perde occasioni per utilizzare per propri fini partitici il diritto dei lavoratori prima ancora che essere tutelati sopra a tutto rispettati. Mi chiedo se lor signori prima di manifestare si siano almeno preoccupati di chiedere informazioni all’azienda e quali siano le reali necessità dello stabilimento di San Salvo.
Se lo avessero fatto, ma della cosa dubito fortemente, avrebbero da subito compreso che in questo momento non c’è nessun bisogno di sceneggiate e di attacchi demagogici ma di fatti.
La competizione europea e le sfide industriali necessitano di un clima diverso e molto più serio affinché possa essere vinta anche considerando che il potere decisionale è dislocato in un continente diverso, abituato a un altro stile di confronto e non alle chiacchiere pubblicitarie.
Se abbiamo davvero a cuore la sorte delle lavoratrici e dei lavoratori, allora si lavori, come ha fatto fin da subito questa Amministrazione comunale sin dal suo insediamento nel 2012 prendendo decisioni seguite da atti e fatti concreti sia sul piano della fiscalità comunale – non abbiamo aumentato l’Imu sui fabbricati e il Comune di San Salvo dalle aziende della zona industriale non incassa nemmeno un centesimo – e sia in tutte le sedi istituzionalmente competenti. Ci siamo messi, ogni giorno, a disposizione delle aziende e dei lavoratori. Questi sono i fatti. Qualcuno eviti di continuare e rendersi ancora poco credibile. Per dovere e a beneficio di quanti possano maturare un sereno giudizio, occorre evidenziare un contratto stretto con la Pilkington, aderendo a ogni iniziativa proposta o concordata, da parte dell’Amministrazione comunale che ha permesso di evidenziare una tempistica vera ma soprattutto visibile degli interventi sulle criticità che, a quante pare, sfuggono a chi solo ora ha iniziato a urlare per farsi notare per dimostrare che è vivo.
Allo stesso tempo la politica regionale si è attivata con risorse concrete per l’azienda vetraria mentre i vertici istituzionali, competenti a livello statale, sono pronti a fare quanto di spettanza perché non si abbiano ad avere conseguenze negative dalla evidente forte contrazione del mercato dell’auto. Siamo in contatto dunque con chi concretamente può dare una mano. Ci sarà l’opportunità per la rinascita industriale utilizzando il Recovery Plan. Ma per ottenere dei risultati occorre, lo ribadisco, un gran lavoro di confronto e di analisi al fine di proporre le migliori soluzioni per le nostre aree industriali.
Il lavoro da farsi dovrà essere svolto insieme e non contro. Amazon è stata una grande occasione su cui il centro destra ha lavorato. Ma non può essere la soluzione per tutti i mal di questo territorio.
Chiedo alle forze di opposizioni del Comune di San Salvo e della Regione Abruzzo di abbandonare, in questo momento di forte difficoltà economica e sanitaria, un atteggiamento da campagna elettorale – ci sarà tempo e modo per farlo – e di lavorare con spirito diverso e molto più fattivo.
Sono certa che il Sindaco di Vasto si troverà d’accordo con me e accoglierà ben volentieri questo invito alla serietà e al lavoro congiunto. La politica degli slogan faccia un passo indietro. Rinnovo a tutti l’invito a non pensare alle elezioni amministrative a danno delle sorti di migliaia di famiglie», questo su Pilkington, per quanto riguarda la Denso: «Ho appreso dalla direzione aziendale e dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic della Rsu della Denso che è stato presentato il piano di esubero che colpirà il 20 per cento della forza lavoro. Duecento dipendenti da gestire per essere accompagnati alla pensione e agli esodi incentivati. Un duro colpo per il nostro territorio che fa il paio con quanto potrebbe accadere anche alla Pilkington». Prim’ancora la preoccupazione era stata dichiarate dalle parti sociali, appena resi noti i programmi del sito produttivo. «Esprimo preoccupazione per i nostri lavoratori. Come per tutte le altre emergenze che hanno interessato le sorti delle nostre famiglie. Seguirò da vicino l’evolversi della situazione nel dialogo con le sigle sindacali e la direzione aziendale della Denso per fare quanto sarà necessario per ridurre l’impatto economico e sociale per San Salvo e i comuni del nostro territorio», conclude il sindaco Magnacca. Dopo le nuvole nere che si vedono all’orizzonte in Pilkington anche in Denso le cose non vanno meglio. Lunedì si è tenuto un incontro tra direzione aziendale, proprietà e Rsu: Lavoratori e lavoratrici, presso la Denso di San Salvo, si è svolto un primo incontro interlocutorio tra la Direzione Aziendale, Il Presidente Ito San, le segreterie di Fim-Fiom-Uilm-Fismic, la Rsu e Confindustria sul Piano Industriale 2021-2023. Il Piano presentato prevede nell’ immediato un percorso di riduzione dei costi e una trasformazione gestionale del nostro stabilimento per poter diventare la Dmit centrale per l’elettrificazione in Europa. La Direzione Aziendale ha inoltre dichiarato un esubero di 200 addetti entro l’anno fiscale 2021 da gestire con accompagnamento alla pensione ed esodi incentivati. Le Rsu e le Segreterie ritengono il Piano presentato insoddisfacente in quanto carente di chiarezza sui nuovi prodotti. Sia le Segreterie che la Rsu Denso hanno chiesto di calendarizzare incontri specifici per entrare nel merito del Piano e intraprendere un percorso condiviso. Dopo aver fatto i prossimi incontri con la Direzione Aziendale in cui approfondiremo i dettagli del Piano presentatoci, faremo un’assemblea informativa, decidendo insieme le iniziative da intraprendere».

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