Nove anni di carcere per il tentato omicidio della sua ex e per l’incendio doloso dell’abitazione dove lei, 42 anni, di origine lettone si trovava. Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Campobasso Veronica D’Agnone, come riferisce l’Ansa, ha condannato con il rito abbreviato Stefano Marra, il 39enne di Bojano che lo scorso 20 aprile tentò di ucciderla. La donna, per sfuggire all’uomo, si gettò dal balcone.
Un femminicidio fortunatamente mancato grazie all’intervento deciso dei carabinieri di Bojano.
L’uomo, in quel pomeriggio di aprile, si era introdotto furtivamente nell’abitazione della sua ex e dopo averle gettato addosso del liquido infiammabile che custodiva in una tanica, brandendo un accendino, l’aveva minacciata di morte. La donna, con la quale l’uomo aveva avuto un rapporto affettivo giunto al capolinea, in preda alla paura e per sfuggire all’azione dell’uomo, si lanciò dal balcone, cadendo rovinosamente sull’asfalto. Ritrovata priva di sensi e soccorsa immediatamente da un passante e subito dopo dai Carabinieri, fu affidata alle cure dei sanitari e poi trasferita in un luogo protetto.
La prontezza dei Carabinieri consentì anche di trarre in salvo il 39enne, artefice dell’incendio e del tentato omicidio: fu trovato all’interno dell’appartamento, ormai avvolto dalle fiamme, riverso a terra privo di sensi e in preda a crisi epilettica con evidenti tagli sugli arti superiori, verosimilmente frutto di un gesto autolesionistico. I carabinieri sfondarono il portone a calci e trovarono l’uomo, portato di peso all’esterno dell’abitazione immediatamente prima che l’incendio si propagasse agli altri locali dell’abitazione. Le fiamme divorarono mobili e suppellettili, le immagini scattate dai Carabinieri restituiscono ancora la violenza del rogo e il rischio enorme che ha corso la 42enne, vittima della sua furia. Anche il cagnolino della donna, rimasto intrappolato nell’appartamento e prigioniero del fumo, fu tratto in salvo dai militari dell’Arma. Solo l’intervento tempestivo e provvidenziale dei Vigili del fuoco – intervenuti immediatamente – poi evitò che l’incendio si propagasse alle abitazioni vicine.
Al processo, come riferisce l’Ansa, una perizia psichiatrica ha accertato che Marra è capace di intendere e di volere. Il giudice quindi lo ha condannato a 9 anni per tentato omicidio e incendio doloso. Oggi è stato anche disposto il dissequestro dell’abitazione dove si verificarono i fatti. La 42enne è stata assistita nel processo dall’avvocato Filomena Fusco mentre l’uomo si trova recluso nel carcere di Campobasso.

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