Fanno dei giri immensi e poi ritornano: no, non è la storia romantica di qualche amore non ancora finito – come canta Antonello Venditti in Amici mai -, ma la descrizione plastica dei disagi che tanti cittadini e operatori vivono periodicamente presso il poliambulatorio Asrem di Bojano, disagi apparentemente legati sempre alla stessa causa scatenante, ma che nonostante le innumerevoli lamentele e segnalazioni, restano pressoché irrisolti. Alla base dei problemi che sono riaffiorati alcuni giorni fa e che si sono protratti per parecchie ore, sempre i soliti disservizi dovuti alla connessione internet lenta e ai computer, probabilmente obsoleti per gestire i software in dotazione dell’Asrem ed espletare servizi e prenotazioni in tempi dignitosi.
È accaduto infatti a diversi residenti dell’area matesina, nei giorni scorsi, di essersi recati presso la struttura sanitaria di via Colle Bellavista, senza riuscire a prenotare delle semplicissime analisi proprio a causa dell’ennesimo blocco dei sistemi informatici. Costretti a tornare nei giorni successivi, non hanno comunque potuto effettuare la prenotazione. Chi poteva, ha deciso di rivolgersi altrove; altri, invece, non hanno potuto far altro che ingoiare il boccone amaro e attendere che tutto tornasse alla normalità. Che ci sia un problema di hardware presso il poliambulatorio Asrem di Bojano ormai è cosa nota: solo poche settimane fa, su queste colonne, veniva pubblicato un articolo in seguito ad una segnalazione di un cittadino che non a caso lamentava di non essere ripetutamente riuscito a pagare le prestazioni sanitarie con il Pos, essendo costretto a tornare a piedi nel centro cittadino per prelevare del denaro in contanti. Ma non solo, perché a causa dei disservizi informatici è capitato anche che un folto gruppo di cittadino sia rimasto per ore in fila fuori dalla struttura, in una zona che tra l’altro è solo parzialmente coperta dal sole torrido di luglio e agosto e dove anche d’inverno – spesso – i pazienti sono soggetti alle intemperie.
«Mia moglie doveva prenotare delle semplici analisi del sangue, ma siamo dovuti tornare per due giorni di seguito all’Asrem di Bojano senza riuscire comunque ad effettuare la prenotazione – ha spiegato il cittadino da cui è partita l’ultima segnalazione -. Qualcuno ci ha suggerito di rivolgerci al privato, ma nel nostro caso specifico si tratta di analisi che devono essere effettuate presso una struttura pubblica per poter essere validate» ha aggiunto.
Nel 99 per cento dei casi, però, è proprio ciò che accade: l’utenza, scoraggiata e delusa, si rivolge alle strutture private pur di effettuare quanto prima analisi e prestazioni varie. Perché è chiaro, con la salute non si scherza, e bisognerebbe mettere i pazienti nelle condizioni di affrontare i necessari percorsi di salute con serenità, evitando – al contrario – che le paure e le preoccupazioni vengano acuite da disagi assolutamente evitabili.
Disagi che, neanche a dirlo, si ripercuotono anche sulla serenità e sul corretto svolgimento del lavoro del personale, del tutto incolpevole della situazione. Che dopo anni di lamentele e segnalazioni il problema non sia ancora stato risolto in maniera definitiva è inaccettabile: purtroppo, sono anche questi piccoli ma significativi episodi che, in Molise, danneggiano l’immagine del servizio sanitario pubblico, compromettendo il lavoro svolto con costanza, passione e impegno da tanti professionisti del settore.

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