È proprio vero: la società incivile è come la spazzatura, appena si mette in mostra diventa un problema. E a Bojano non è affatto la prima volta che quella fetta di società – quella più incivile – si mostri proprio come un ritrovamento di spazzatura nel bel mezzo della natura. Periodiche infatti le segnalazioni dei cittadini che trovano riversi in natura i rifiuti di qualche ‘furbetto’ che spera di passare inosservato sentendosi più scaltro dei suoi concittadini e invece ottiene l’effetto contrario, col rischio di essere beccato dall’analisi delle sue stesse tracce, con conseguente lavata di faccia sui social e perché no, con un bel verbale delle forze dell’ordine. Questa volta però, l’ammasso di rifiuti illegalmente abbandonati nelle campagne bojanesi e ritrovato da un cittadino pochi giorni fa, ha superato i limiti dell’indecenza. Il ritrovamento infatti è avvenuto quando Bojano e metà del Molise si trovavano in zona arancione, nel bel mezzo di una pandemia che ha costretto gli amministratori a vietare ogni forma di assembramento, anche presso le abitazioni private. Da una parte quindi c’è l’Italia che rispetta le regole, dall’altra – appunto – chi si sente più furbo degli altri e di quelle regole se ne infischia. Sono gli stessi rifiuti infatti a parlare chiaro: qualcuno si è dato alla pazza gioia probabilmente in una grande festa tra amici – come testimoniano le bottiglie di alcolici, i piatti in plastica e le lattine di bibite – in barba alle leggi ma soprattutto alla faccia di chi per settimane soffre l’impossibilità di ricongiungersi ai propri cari, o di chi quei cari purtroppo li ha persi per sempre a causa di questo maledetto virus. Sull’accaduto ad ogni modo è impazzata la polemica sui social, dove in molti hanno chiesto pesanti sanzioni per il colpevole, fino a quando è intervenuto un consigliere comunale di maggioranza, Liberato Gentile, per spiegare cosa l’amministrazione stia facendo nel tentativo di contrastare questa tipologia di fenomeni. «Da alcune settimane stiamo lavorando ad un regolamento comunale per l’installazione di fototrappole su tutto il territorio cittadino – ha spiegato infatti Gentile -. Ci sarà un iter istituzionale da seguire per consentire di dotarsi di uno strumento, si spera quanto più efficace possibile, che funga da deterrente per atti di vandalismo, violenza, abbandono di animali e spettacoli nauseanti quali quelli delle foto. Ovviamente chi viene beccato, nel pieno rispetto della privacy e di tutti i diritti concessi al malvivente, sarà oggetto di sanzione – ha aggiunto il consigliere – la più alta possibile per tali tipi di reati. Dove non ce la fanno le buone parole occorrono i fatti».
R.G.

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