Sta meglio, almeno fisicamente, perché alcune ferite non si rimargineranno facilmente. È ancora emotivamente provata l’insegnate 50enne di Vinchiaturo, vittima della furia del suo compagno che, la scorsa settimana, l’ha brutalmente picchiata in Francia. È stata dimessa dall’ospedale parigino dove è stata ricoverata per alcuni giorni dopo la violenta aggressione. Raggiunta da un familiare, ora è finalmente tornata a casa, circondata dall’affetto dei suoi cari. Ma quello che ha subito le resterà impresso probabilmente per tutta la vita. Il compagno 28enne, anche lui di Vinchiaturo, è stato arrestato in flagranza dalla polizia francese. Stando alle informazione trapelate, l’uomo ha insistito per accompagnare la donna in Francia per un periodo di formazione all’estero dedicato ai docenti. Durante il soggiorno, però, ha dato in escandescenze e l’ha aggredita con calci e pungi. A sventare la tragedia gli ospiti dell’ albergo dove la coppia risiedeva che, sentendo le urla disperate della donna, hanno allertato le forze dell’ordine. Processato per direttissima, il 28enne è stato già condannato e ora si trova in carcere. Del resto la legislazione d’Oltralpe, in materia di violenza di genere, è particolarmente severa. Il parlamento è intervenuto proprio di recente inasprendo le pene per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e per le molestie all’interno della coppia, portandole a 10 anni di prigione quando queste conducono la vittima al suicidio o al tentato suicidio. Pene anche per la geolocalizzazione di una persona senza il suo consenso e il testo inserisce l’aggravante in caso di violazione del segreto di corrispondenza da parte di un coniuge o ex coniuge, per combattere meglio la cyberviolenza coniugale.
Pene più severe pure per lo stalking, la violenza sessuale ed in particolare modo quella endofamiliare e ulteriori aggravi a seconda se la vittima sia minore degli anni dieci o quattordici. E’ stata introdotta inoltre l’aggravante se il fatto è commesso in danno di persona minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità nel reato di maltrattamenti.
Si è introdotto, inoltre, sempre nel reato di maltrattamenti quale persona offesa del reato il minore degli anni 18 che assiste ai maltrattamenti.
Insomma, un Paese che ha deciso di intervenire drasticamente per arginare il fenomeno della violenza, in tutte le sue forme. La stessa violenza a cui, purtroppo, non è scampata la 50enne di Vinchiaturo.

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